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Economia
Le mille vite del ceo di Leonardo. "La tecnologia è neutra, i social no"

Cingolani, da Genova al timone di Leonardo. "Ma attenzione ai social"

Il ritratto di Roberto Cingolani emerge in una conversazione con il Secolo XIX, dove il CEO di Leonardo, ex ministro della Transizione Ecologica e ex direttore dell'Istituto Italiano di Tecnologia, condivide riflessioni sulla sua vita, il lavoro e il processo di invecchiamento. Nato a Milano, Cingolani si trasferì al Sud da bambino quando i genitori cambiarono residenza. La sua formazione lo portò a conseguire una laurea in Fisica a Bari e un diploma di perfezionamento alla Normale di Pisa. Da giovane scienziato, ha vissuto in Giappone, negli Stati Uniti e in Germania, accumulando esperienze che hanno plasmato la sua prospettiva.

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Il suo percorso professionale ha attraversato diverse fasi: la vita da scienziato, l'incarico all'IIT a Genova, la carriera politica come ministro e il ruolo attuale alla guida di Leonardo. Cingolani sottolinea l'importanza di ciascuna fase e la sua evoluzione naturale. Come capo del Leonardo, mette in comune tutte le sue esperienze pregresse, offrendo una prospettiva unica basata sulla competenza scientifica e organizzativa. Parlando del processo di invecchiamento, Cingolani riflette sul fatto che accettare i cambiamenti fisici è una parte essenziale di questo percorso. Afferma di cercare di rallentare il decadimento fisico senza esagerare, mantenendo uno stile di vita attivo e facendo attenzione alla salute. L'invecchiamento, afferma, richiede tempo per essere compreso e accettato, ma alla fine porta a un piano di vita più sereno.

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Cingolani parla anche del bilancio tra lavoro e famiglia, riconoscendo che il suo impegno professionale ha comportato sacrifici nella presenza quotidiana, ma crede che i suoi figli abbiano tratto vantaggio dall'esempio di dedizione e passione. Sottolinea l'importanza di compensare l'assenza con una connessione significativa quando possibile.

Nell'affrontare temi come l'educazione dei figli, la tecnologia e i social network, Cingolani offre una prospettiva equilibrata. Riconosce che la tecnologia stessa è neutrale e che sono gli utenti a definirne l'utilizzo. Riguardo ai social network, mette in guardia sul rischio di disintermediare le relazioni personali e sottolinea l'importanza di non perdere il contatto umano.

Infine, Cingolani affronta il problema della discriminazione di genere e invita a combatterla insieme, rifiutando l'accettazione di discriminazioni considerate inevitabili. In chiusura, il ritratto di Roberto Cingolani emerge come quello di un individuo che ha vissuto una vita ricca di esperienze, che abbraccia le sfide con passione e che guarda al futuro con saggezza.






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