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Economia
Cnh si sdoppia: spin-off di Iveco. Elkann: "Exor rimarrà prima azionista"

La galassia Exor-Fca valorizza un altro marchio: Iveco. Il nuovo piano di Cnh Industrial Transform 2 Win 2020-2024 prevede infatti una scissione del gruppo Cnh in due società indipendenti, entrambe quotate sia a Milano sia a New York. In particolare, saranno separate le attività “On-highway” (stradali) da quelle “Off-highway” (non stradali). Per il gruppo “On-highway”, di nuova quotazione (si stima nel primo trimestre 2021), si stima un fatturato pro-forma delle attività industriali del 2018 di 13,1 miliardi di dollari e comprenderà i marchi commerciali Iveco, Iveco Bus e Heuliez Bus (69% dei ricavi), insieme alle attività motoristiche di Ftp Industrial (31% dei ricavi).

Elkann
 

Nell'ambito di questo progetto, Ftp Industrial rimarrà un fornitore chiave del business “Off-highway” tramite un accordo di fornitura a lungo termine. Il gruppo “Off-highway”, con un fatturato pro-forma delle attività industriali del 2018 pari a 15,6 miliardi di dollari, sarà principalmente un'azienda produttrice di macchine per agricoltura (75% dei ricavi), sostenuta dal business delle macchine per costruzioni (19% dei ricavi) e i veicoli speciali Astra, Difesa e Magirus (6% dei ricavi).

A ogni azionista dell'attuale Cnh Industrial verrà distribuita una azione - con un rapporto di 1:1 - della nuova società "On-highway". L'assemblea degli azionisti per approvare la scissione è prevista per il secondo semestre 2020. Per quanto riguarda i numeri, il piano prevede un aumento del fatturato con un tasso di crescita annuo composto del 5%. Inoltre, si prevedono investimenti per un totale di 13 miliardi di dollari fino al 2024. Il margine Ebit adjusted delle attività industriali è stimato all'8% entro il 2022 e al 105% entro il 2024, con Ebit adjusted più che raddoppiato rispetto ai livelli attuali.

cnh
 

Il rendimento sul capitale investito delle attività industrial è previsto al 20% (in crescita di 600 punti base rispetto al 2018) e risultato diluito per azione adjusted in crescita da 0,86 dollari (valore medio previsionale per il 2019) a 2 dollari entro il 2024. I target del piano sono riferiti all'attuale perimetro di Cnh Industrial, che poi - sempre secondo il piano - si separerà in due società dal 2021. Gli oneri ante imposte relativi a questo programma, per il periodo restante del 2019 e fino al 2022, sono attesi nell'intervallo tra 450 e 500 milioni di dollari, di cui 250 milioni di dollari come esborsi di cassa.

“Con la strategia Transform 2 win, tutti i nostri eccellenti segmenti saranno maggiormente in grado di esprimere il loro completo potenziale in termini di performance finanziaria, generazione di valore sia per gli azionisti sia, più in generale, per tutti gli stakeholder e impegno nella sostenibilità”, ha spiegato l'amministratore delegato di Cnh, Hubertus Muehlhaeuser, aggiungendo che “la nostra chiara valutazione dei principali megatrend, che stanno rapidamente modificando gli scenari di business, ci ha condotti ad abbracciare questa sfida e a trasformare il gruppo”.

Il gruppo ha anche annunciato un investimento di 250 milioni di dollari nella società americana Nikola Corporation per la produzione di camion a idrogeno ed elettrici. L'obiettivo è accelerare la trasformazione del settore verso zero emissioni nei veicoli commerciali pesanti (di categoria class 8 per gli Stati Uniti) in Nord America e in Europa. Cnh Industrial e Nikola hanno siglato anche una partnership strategica per la produzione di veicoli commerciali pesanti a fuel cell (celle d'idrogeno) ed elettrici. Con la sottoscrizione di 250 milioni di dollari, Cnh Industrial acquisirà una partecipazione strategica nel capitale di Nikola.

Attualmente Cnh Industrial in Italia ha 17.500 dipendenti con 14 siti produttivi. Iveco (veicoli commerciali e veicoli speciali) nel nostro Paese ha 6.300 dipendenti con 4 stabilimenti, mentre Fpt Industrial ne ha 5.200. I lavoratori in Italia nel settore agricolo del gruppo sono 2.200 e quelli del comparto costruzioni 1.100. Con lo spin-off di Iveco e Fpt industrial dalle altre attività, in Italia i dipendenti della nuova società 'On-highway' saranno la maggior parte: la stima è di circa 13 mila, mentre gli resteranno a Cnh Industrial.

“La Fiom ritiene prioritario e fondamentale il confronto sul piano industriale e occupazionale alla luce degli investimenti dichiarati per innovare i prodotti a partire da Iveco", ha commentato Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive delle tute blu di Corso d'Italia. Secondo cui "nel merito della decisione di Cnh di procedere allo spin off, questa potrà essere approfondita solo alla luce di una valutazione degli obiettivi e degli effetti industriali e occupazionali". "Per queste ragioni - ha concluso il sindacalista - in un confronto unitario, agli obiettivi positivi finanziari bisogna aggiungere quelli per i lavoratori sia in termini occupazionali che di qualità del lavoro”.

Il principale azionista di Cnh ovvero Exor, la holding controllata dalla famiglia Agnelli e guidata da John Elkann, ha fatto sapere che “continuerà a essere azionista di riferimento di entrambe le società anche dopo il completamento dello spin-off”. Intanto, a Piazza Affari per Cnh è scattata la legge di Borsa “buy on rumors, sell on news”.  E' durata infatti solo un attimo la fiammata del titolo che, in rosso da inizio seduta, è scattato subito dopo la presentazione del piano. Al momento, il titolo del gruppo cede l'3,1% ed è, assieme alla Juventus, il peggiore del Ftse Mib.

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