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Economia
Ue, è fatta: l'Italia piazza il colpo. A Gentiloni gli Affari economici

Paolo Gentiloni sarà il prossimo responsabile degli Affari economici e monetari della Commissione europea, salvo colpi di scena dell'ultim'ora.  La presidente eletta Ursula von der Leyen svelerà infatti le attribuzioni dei portafogli ai 26 commissari domani a mezzogiorno, fino ad allora potranno esserci delle modifiche. E' il risultato di un lungo e complicato negoziato che negli ultimi giorni ha coinvolto le principali capitali. Secondo quanto spiega l'agenzia Radiocor, al centro delle discussioni c'è stato il portafoglio da attribuire all'ex premier italiano, contro cui ci sono state resistenze politiche data la situazione del debito italiano e gli attacchi alle regole Ue del governo Conte 1.

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In ogni caso il nuovo corso politico nazionale, ora tutto spostato sulle strategie pro-Ue, e la credibilità della candidatura Gentiloni, sono i due argomenti sui quali si poggia l'operazione. In particolare, sono stati i Paesi del Nord Europa a resistere a una prospettiva del genere. I portafogli di cui si era parlato fin dall'inizio delle trattative per l'Italia (sotto il governo Conte 1) erano concorrenza, industria piu' mercato interno e commercio. La portavoce della Commissione ha indicato che non ci sono particolari difficolta' a comporre il puzzle degli incarichi e che occorre tenere conto della sua complessità. Per questo e' normale che si sia discusso fino alla fine per completarlo.

Sull'incarico a Gentiloni non ci sono conferme da parte della Commissione, cioe' dello staff di von der Leyen, ne' da parte del governo italiano. Va detto che il giorno dopo (mercoledi') il premier Conte incontrerà la presidente della futura Commissione per presentare il nuovo corso politico nazionale e le linee del programma di governo: difficile immaginare che il premier non abbia ricevuto soddisfacenti assicurazioni sul portafoglio di Gentiloni prima di organizzare il tutto. Negli ultimi giorni erano circolate diverse liste, l'ultima delle quali ponevano Industria e Mercato interno nella casella Gentiloni, agli Affari economici l'ex ministra socialdemocratica finlandese Jutta Urpilainen.

Euro Summit a Bruxellesper discutere i nuovi capi della Commissione europea e del Consiglio europeo4
 

Ora un compromesso potrebbe essere stato raggiunto con la conferma di Valdis Dombrovskis alla responsabilita' per le politiche dell'euro (la stessa mantenuta nella Commissione Juncker) per di piu' con la carica di vicepresidente. Se questo sara' lo scenario, verra' replicata la situazione di equilibrio sui portafogli relativi alle politiche di bilancio: quello classico degli Affari economici (retta dal socialista Pierre Moscovici sotto la Commissione Juncker) e quello di carattere piu' ampio che riguarda l'intera area euro nel suo complesso retta da Dombrovskis, del partito popolare e meno incline ad aperture sulle regole del patto di stabilita'. Il negoziato con il governo italiano sui conti pubblici per evitare la procedura per violazione del patto di stabilita' venne fatto, appunto, con entrambi.

Per l'Italia sarebbe un riconoscimento esplicito del nuovo corso politico nazionale. L'eventuale nomina di Gentiloni agli Affari economici e' funzionale al proseguimento di un negoziato sulla riforma delle regole di bilancio che abbia al centro il rafforzamento dei fattori di crescita. Questo e' uno dei temi fondamentali al centro delle prime mosse politiche della nuova legislatura. Che questo possa implicare un trattamento di favore per il Paese dal quale proviene (e per il governo che lo ha candidato a quella carica) e' altra cosa. Rispetto al proprio paese dovrebbe essere piu' 'realista del re' a meno di non voler mettere a rischio la propria credibilita' in quanto commissario europeo (e non delegato a Bruxelles dal proprio governo) e quella dell'intera commissione.

Va ricordato che ogni decisioni al vertice comunitario e' del collegio (vale anche per la concorrenza) e che in fin dei conti e' la presidente a far valere tutto il peso del suo ruolo. E, come e' noto, la presidente e' tedesca. Non e' secondario rilevare che non ci sono grandi corse nella maggioranza dei governi della zona euro a modificare il patto di stabilità. Tuttavia entro fine anno la Commissione dovrà dire la sua sul "fiscal compact". Il ministro socialista delle finanze portoghesi Mario Centeno ha indicato in un paio di intervista da Cernobbio che le regole attuali permettono flessibilita'.

A Reuters ha specificato che l'Italia deve "continuare nel difficile compito di promuovere la crescita con una politica di bilancio che affronti le restrizioni che tutti noi affrontiamo". Stando alle informazioni che circolano da giorni, la Concorrenza andrebbe alla francese Sylvie Goulard, che originariamente veniva indicata per industria e mercato interno (un portafoglio allargato al piano per gli investimenti e probabilmente ai temi della crescita). Il Commercio, altro portafoglio sul quale il governo Conte aveva messo gli occhi, andrebbe all'irlandese Phil Hogan (gia' commissario all'agricoltura).

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