A- A+
Economia
Confindustria, allarme crescita: "Pesa l'incertezza politica"

"Il Pil italiano e' atteso aumentare a ritmo lento anche nel primo trimestre 2017, dopo il +0,2% nel quarto 2016 e il +0,3% nel terzo". La stima e' contenuta in 'Congiuntura Flash' del Centro studi Confindustria, secondo cui "il ritmo rimane ben inferiore a quello dell'Eurozona, frenato dall'incertezza, specie politica". Secondo i tecnici di viale dell'Astronomia "l'Italia sfrutta bene il piu' robusto traino esterno, ma resta fanalino di coda, con una crescita inadeguata a uscire dalla crisi".

Gli indicatori congiunturali, spiega ancora Confindustria, hanno un'intonazione un po' piu' positiva in avvio d'anno. Il Pmi composito in gennaio e' stabile (52,8, da 52,9 in dicembre); nel terziario segnala un lieve consolidamento (52,4, da 52,3); nel manifatturiero, invece, rileva un rallentamento (53,0, da 53,2), originato dalla domanda interna (la componente ordini esteri e' invariata), come confermato, tra l'altro, dalla minore fiducia dei consumatori. Il Csc stima una netta correzione della produzione industriale (di oltre l'1,0%) in gennaio, dopo il sorprendente incremento di dicembre (+1,4%). L'anticipatore Ocse non preannuncia un rafforzamento della crescita italiana nella prima meta' dell'anno: -0,03% mensile in dicembre (-0,11% medio nel quarto trimestre). A dicembre l'export italiano e' aumentato, a prezzi costanti, dell'1,8% su novembre (stime Csc). Nel quarto trimestre ha registrato un aumento del 2,0% sul terzo, crescendo allo stesso ritmo dentro e fuori l'Eurozona. Nel 2016 e' salito del 2,2% sul 2015, trainato dalle vendite intra-area (+4,5%; +0,6% quelle extra-area). L'espansione delle esportazioni si e' rafforzata in Cina, Stati Uniti e Germania. A inizio 2017 e' favorita dall'accelerazione della crescita mondiale e dall'euro debole. Buone prospettive sono confermate dagli indicatori qualitativi sugli ordini manifatturieri esteri: in gennaio a 54,8 la componente Pmi (da 52,8 nel quarto) e +0,7 punti i giudizi delle imprese.

In Italia le ore lavorate pro-capite sono ancora molto basse rispetto ai valori pre-crisi: nel terzo trimestre 2016 -1 ora e mezza a settimana rispetto a fine 2007, da un minimo di circa -2 ore a inizio 2015. Finiti gli incentivi alle assunzioni, il naturale riallungamento degli orari smorzera' la creazione di posti di lavoro. Percio' l'intensita' del loro recupero perdera' slancio nel 2017 (dopo +1,2% nel 2016 e +0,8% nel 2015) e sara' inferiore a quella del Pil, contrariamente a quanto avvenuto nel biennio precedente. Nel quarto trimestre 2016 l'occupazione e' rimasta pressoche' ferma (-5mila addetti), come nel trimestre estivo (-10mila). I recenti lievi cali non intaccano gli ampi guadagni registrati nella prima meta' dell'anno: in dicembre +242mila da fine 2015, a un totale di 22milioni e 783mila persone occupate, tornate cosi' sui livelli della primavera 2009. Il tasso di disoccupazione nel quarto trimestre 2016 si e' attestato all'11,9%, dopo essere rimasto ancorato all'11,6% dall'estate 2015. Con la forza lavoro in espansione da inizio 2016, l'aumento riflette, appunto, lo stallo dell'occupazione.

Segnali di perdita di slancio si registrano per gli investimenti in macchinari e mezzi di trasporto tra fine 2016 e inizio 2017 (dopo il +1,7% nel terzo trimestre 2016). Peggiorano le valutazioni dei produttori di beni strumentali: in gennaio il saldo dei giudizi sugli ordini interni e' sceso a -21,0 (da una media di -17,3 nel quarto trimestre); frenano anche le attese. Gli investimenti in costruzioni sono rimasti fiacchi a fine 2016, in linea con la dinamica della produzione (-0,7% nel quarto); ma a gennaio e' risalita la fiducia degli imprenditori edili (+3,5 punti) e le prospettive sono migliorate. Incedere lento anche per i consumi. Le immatricolazioni di auto sono calate del 2,0% in gennaio e l'acquisito per il primo trimestre e' di +0,9% (+2,3% nel quarto). Giu' la fiducia dei consumatori in gennaio (-2,1 punti, a 108,8), con giudizi piu' favorevoli sui bilanci familiari ma meno ottimistici sulla situazione economica attuale e futura delle famiglie. Il saldo dei giudizi sugli ordini interni dei produttori di beni di consumo e' salito di poco (-13,0, da -13,7 medio nel quarto trimestre). Tende ad aumentare la parsimonia nella spesa e cio' comporta un freno alla crescita a inizio 2017. In Italia la variazione annua dei prezzi al consumo e' salita a +1,0% a gennaio, da +0,5% a dicembre (minimo a -0,2% in ottobre). La risalita e' spiegata dai prezzi energetici, che ora aumentano (+2,7%, da -1,9%) sulla scia del rincaro petrolifero dei mesi precedenti, e dai prezzi alimentari, che accelerano a +2,1% (da +0,7%). Viceversa, i prezzi core hanno frenato a +0,5% (da +0,6%), con i servizi a +0,7% (da +0,9%) e i beni industriali fermi (da +0,1%). Il credito per le imprese italiane e' scarso e resta un nodo per la crescita. I prestiti bancari hanno registrato +0,2% mensile a dicembre, dopo il calo di novembre (-0,2%); negli ultimi 4 mesi del 2016 il ritmo di caduta si e' attenuato. Nell'intero 2016, pero', lo stock di prestiti si e' ridotto dello 0,15% medio al mese (pari a -14 miliardi a fine anno da fine 2015; -15,8% dal 2011). Il costo del credito per le imprese, invece, e' ai minimi (1,5% a dicembre sulle nuove operazioni, 1,6% a novembre): cio' stimola la domanda di fondi, ormai risalita vicino ai valori pre-crisi. Le sofferenze nei bilanci bancari restano alte, nonostante gli interventi varati (143 miliardi a dicembre, 18,9% dei prestiti, 142 a novembre); nel manifatturiero lo stock mostra un calo incoraggiante (a 32 miliardi, da un picco di 36 nel 2015). La continua necessita' di rettifiche su crediti tiene alta l'avversione al rischio delle banche e limita i prestiti alle imprese. Sommandosi alla bassa redditivita' operativa, contribuisce alla debolezza delle quotazioni bancarie in Borsa (-10,2% a febbraio da inizio anno), rendendo piu' difficili le ricapitalizzazioni.

Tags:
confindustriaitalia crescita confindustriacongiuntura flash centro studi confindustria





in evidenza
Al via le riprese del primo docufilm sulla vita privata di Alberto Sordi

Guarda le immagini

Al via le riprese del primo docufilm sulla vita privata di Alberto Sordi


motori
Alfa Romeo, dal DTM alle Super 2000 in scena al Museo Alfa di Arese

Alfa Romeo, dal DTM alle Super 2000 in scena al Museo Alfa di Arese

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.