Confindustria, è tempo di ticket. Il patto fra Mattioli e Orsini
Per la corsa alla presidenza della Confindustria iniziano a formarsi i ticket. Mentre i quattro candidati alla successione a Vincenzo Boccia, Giuseppe Pasini, Carlo Bonomi, Licia Mattioli ed Emanuele Orsini, sono alle prese con la costruzione del consenso in vista della conta dei saggi che a fine gennaio ufficializzeranno quanti saranno ammessi alla volata finale, secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it la torinese Mattioli e il modenese Orsini hanno trovato un’intesa, “un patto fra gentiluomini” lo definisce una fonte interna a Viale dell’Astronomia, per sostenersi a vicenda in vista dell’ultimo miglio che si concluderà con il voto del Consiglio generale del 23 marzo.
La vicepresidente di Confindustria Licia Mattioli
Il momento in cui l'intesa diventerà operativa sarà poco prima della designazione di marzo, quando sarà più chiaro il numero dei voti reali su cui ognuno potrà contare per risultare vincitore ottenere la maggioranza delle preferenze dei 183 grandi elettori di Confindustria.
In base all’accordo, quello che risulterà godere di meno consenso, metterà a servizio dell’altro il proprio pacchetto di voti per puntellarne la forza nella sfida con gli altri candidati in Sala Pininfarina. Uno scambio che porterà poi il secondo a ottenere una vicepresidenza. Con molta probabilità di peso.
Il presidente di Federlegno Emanuele Orsini
Secondo quanto risulta, Mattioli e Orsini hanno provato a coinvolgere nel patto anche il bresciano Giuseppe Pasini che però ha declinato l’offerta.
@andreadeugeni
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