A- A+
Economia
Presidenza Confindustria, Giovani e Nordest decisivi. E in Veneto...

SPIGOLATURE CONFINDUSTRIALI/ Ma come avrà fatto lunedì scorso il presidente di Confindustria Emilia Romagna Maurizio Marchesini a dichiarare “urbi et orbi” con tanto di comunicato inviato alle agenzie di stampa l’ endorsement unanime e corale di tutte le territoriali  emiliano-romagnole, quando alcune di queste si sono pronunciate solo ieri, mentre diverse altre devono ancora riunire i propri organismi interni per deliberare e devono ancora andare a riferire ai saggi confindustriali il loro pronunciamento in favore di questo o quell’altro candidato?

Eppure il presidente Marchesini dovrebbe ben sapere che i presidenti delle federazioni regionali di Confindustria non sono depositari di voti assembleari, diritto che spetta per statuto solo alle associazioni confindustriali del territorio. Solo queste, infatti, possono e devono, nel rispetto delle procedure previste, convocare prima le proprie componenti interne per deliberare e comunicare poi  direttamente il loro responso i saggi. A meno che il sanguigno presidente di Pianoro, visto ciò che ha fatto, sia dotato di singolari doti di preveggenza confindustriale, tanto da prevederne già da buon oracolo  l’esito e di poter votare già lui per tutti. “Pro Vacchi, of course”. “E di corsa”.    

di Andrea Deugeni
twitter11@andreadeugeni

Mentre continuano gli endorsement all'interno del sistema dell'Aquilotto su questo o quel candidato, Adolfo Guzzini, Giorgio Marsiaj e Luca Moschini, i componenti della Commissione di designazione di Confindustria incaricati di verificare il possesso dei requisiti da parte dei quattro candidati e bollinare le loro auto-candidature, hanno proseguito oggi a Roma il loro tour di consultazioni per pesare il consenso del mondo degli imprenditori.

Per come si stanno configurando i giochi, è molto probabile che il voto del Consiglio generale di fine marzo sarà un ballottaggio fra il candidato della Piccola Industria Vincenzo Boccia e il presidente di Unindustria Bologna Alberto Vacchi, appoggiato da Assolombarda. Un confronto tutto da decidere sul quale incideranno due preferenze fondamentali. Ovvero quelle dei Giovani Industriali guidati da Marco Gay e degli imprenditori del Triveneto che possono contare su un capitale sociale di 33 voti. Fra questi ultimi, il Veneto, tradizionalmente diviso, esprime, secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, almeno cinque aspiranti vicepresidenti nella nuova squadra del successore di Giorgio Squinzi. Desiderata che scateneranno una fitta trama di accordi dopo che i saggi avranno espresso il loro responso su quanti far accedere alla corsa finale.  

Se i Giovani decideranno  su quale candidato puntare venerdì 26 al termine dell'incontro con i quattro in lizza (oltre a Vacchi e Boccia, ci sono il bresciano Marco Bonometti e il presidente di Sigaro Toscano Aurelio Regina che oggi ha ricevuto l'appoggio di UniLazio) e lo comunicheranno ai saggi l'8 marzo, il Nordest si chiarirà le idee, come ha fatto la scorsa settimana il Piemonte, lunedì, durante un confronto all'americana a porte chiuse a Padova. Dopodiché, come la maggioranza delle territoriali del sistema Confindustria, dovrà riunirsi fra il 3 e l'8 marzo, per esprimere il proprio consenso a Guzzini, Marsiaj e Moschini, incaricati di tirare le fila.

Infine, in un documento dal titolo "All'Italia serve più Confindustria", gli imprenditori under 40 di Viale dell'Astronomia hanno tracciato un loro identikit del successore di Squinzi e dell'associazione. "Confindustria deve essere capace di cambiare l'opinione pubblica. Con un leader forte, riconoscibile e mediatico", hanno scritto. L'associazione deve "superare il deficit di cultura industriale, dare una proiezione internazionale alle ambizioni dell'Italia, dibattere degli effetti che la più grande rivoluzione tecnologica della storia produce in ogni ambito della vita sociale", si legge sempre nel documento.

"Essere insomma - viene sottolineato - un Mise (Ministero dello Sviluppo economico, ndr) indipendente e anche di più, un Ministero dell'industria (come si chiamava un tempo) e dell'innovazione (come speriamo si chiamerà in futuro)". Un accento viene messo sul rafforzamento degli strumenti d'ascolto. Confindustria "deve essere sempre più in grado di offrire a chi ne fa parte, tramite le sue articolazioni locali e di categoria ma contando anche sulla expertise nazionale, un ventaglio di servizi e di risposte efficaci, competitive, concorrenziali con quelle offerti dai privati (società di consulenza, lobby, legale) ma più accessibili finanziariamente e più affidabili grazie al capitale di fiducia costruito negli anni di rapporto con il sistema confederale". Chi sarà il fortunato prescelto dai Giovani?

Tags:
confindustriabocciavacchibonomettireginasquinzi





in evidenza
Dalla "rissa" con il virologo Burioni all'omosessualità. Chi è Vincenzo Schettini

Il prof di fisica più amato del web

Dalla "rissa" con il virologo Burioni all'omosessualità. Chi è Vincenzo Schettini


motori
MINI, Oliver Heilmer rivoluziona il design della nuova Aceman 100% elettrica

MINI, Oliver Heilmer rivoluziona il design della nuova Aceman 100% elettrica

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.