Confindustria-governo, stop luna di miele. Boccia: pensioni non siano priorità

Il governo abbandoni il linguaggio da campagna elettorale e inizi ad affrontare le vere questioni del Paese. Non si puo' parlare solo di immigrazione e pensioni ma serve un progetto che consenta all'Italia di proseguire la crescita. questo l'appello lanciato dal presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, in occasione dell'assemblea generale dell'Unione industriale a Torino. "Le pensioni sono una questione del Paese ma non possono essere la questione prioritaria dell'Italia", ha detto.

"Auspichiamo che si metta fine alla campagna elettorale e all'uso di un linguaggio elettorale e che adesso si passi ai fatti e ad affrontare i problemi del paese. Non possiamo passare mesi solo a parlare di migranti e di pensioni. E la questione industriale, il lavoro e la competitivita'? Se si parla solo di pensioni si rischia un paradosso e cioe' che i corpi intermedi si occupino di questioni di interessi nazionali mentre i partiti politici solo di interessi di parte. Nel dettaglio il numero uno degli industriali ha fatto sapere di non aver ancora analizzato nel dettaglio la proposta avanzata dal vice premier, Luigi Di Maio, sulle pensioni ma "e' evidente che in questo Paese bisogna parlare di lavoro e di giovani mettendoli al centro dell'attenzione".

"Per farlo abbiamo bisogno da un lato di avere attenzione a politiche per i giovani con piani di inclusione nella Pa e nel Mondo privato. Dall'altro di rendere competitive le aziende italiane affinche' possano creare occasioni di posto di lavoro strutturali", ha aggiunto. Secondo Boccia l'Italia ha bisogno che vengano affrontate le questioni economiche. "Attendiamo decisioni sulla questione Ilva, abbiamo una questione giovani aperta in particolare nel Mezzogiorno, abbiamo la necessita' di mantenere una posizione importante in Europa".

"Abbiamo la necessita' di essere la seconda manifattura d'Europa perche' gli atti Paesi stanno andando avanti; su questo occorre aprire un confronto con il governo e costruire un percorso di medio termine nell'interesse del Paese", ha proseguito. Il presidente si e' anche soffermato sul ruolo dell'Italia in Europa all'indomani del summit a Bruxelles che ha bocciato la proposta del nostro Paese sul tema immigrazione. necessario che "non si usi l'Europa per" evitare di "affrontare le questioni italiane", ha detto. Boccia ritiene che "se la tattica dell'Italia e' far comprendere in chiave europea -anche attraverso politiche forti - che quella dei migranti e' una questione complessiva europea e che va interpretata, chiarita e risolta e in chiave europea e non solo in chiave italiana, questo e' un elemento determinante".

"L'Italia e' un grande partner europeo, e' in una posizione geografica strategica e critica perche' e' al centro tra Europa e mediterraneo. Quindi non puo' essere l'unico Paese ad occuparsi della questione dei migranti. un problema che non puo' essere lasciato solo all'Italia", ha detto ancora.

"Abbiamo bisogno di piu' Europa. Non e' solo una questione economica, e' una questione di grande obiettivo politico che l'Europa si deve dare. L'Europa va riformata dal di dentro e l'Italia puo' giocare una grande partita cogliendo questa sfida in chiave europea".

Infine, Boccia e' tornato a rivendicare l'importanza delle infrastrutture che rappresentano un volano di crescita per il paese, a cominciare dalla Tav che e' un'opera "determinante. Le infrastrutture non sono una questione ideologica". Secondo il numero uno degli industriali le infrastrutture "collegano le periferie al centro e paesi al mondo. Sono una idea di societa' inclusiva. Su questo speriamo che prevalga come sempre il buonsenso. Tra l'altro le infrastrutture creano occupazione e creano competitivita'". "Il nostro e' un Paese ad alta vocazione all'export e abbiamo quindi bisogno di nodi di collegamento che colleghino l'Italia ad altri paesi perche' questa alta vocazione all'export porta ricchezza al paese e aiuta a ridurre i divari", ha concluso.