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Economia
Nordovest e Puglia compatti su Boccia.In arrivo anche la Liguria

di Andrea Deugeni
twitter11@andreadeugeni

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Il Nord-Ovest e la Puglia vanno a Vincenzo Boccia. Nella gara per la successione a Giorgio Squinzi alla presidenza della Confindustria, come rivelato da Affaritaliani.it il 20 febbraio al termine del primo confronto all'americana fra Vincenzo Boccia, Alberto Vacchi, Marco Bonometti e Aurelio Regina, le preferenze del Nord-Ovest si compattano in maniera unanime intorno al candidato della Piccola Industria.

Gli industriali del Piemonte e della Valle d'Aosta che hanno incontrato stamane a Torino i saggi della Commissione di designazione hanno fatto il nome di Boccia come prossimo presidente della Confindustria. Domani arriverà anche l'endorsement della Liguria. Quello del Nordovest (il Piemonte insieme alla Valle d'Aosta dispongono di 18 - di cui 6 sono di Torino - voti consigliari in Confindustria) è uno snodo importante per il post-Squinzi. Importante quanto il Veneto dove invece le territoriali del sistema dell'Aquilotto si sono divise fra Boccia e Alberto Vacchi.  

Vincenzo Boccia "potrà essere un buon presidente con il supporto di una squadra forte e con vicepresidenti di grandi imprese e con competenze specifiche", ha sottolineato la presidente dell'Unione Industriale di Torino, Licia Mattioli che ha aggiunto "nelle relazioni sindacali ci sarà bisogno di un vice presidente di grande peso e che sia capace di portare avanti il messaggio della metalmeccanica manifatturiera".

"Abbiamo scelto Boccia - ha spiegato poi la Mattioli - perché c'è bisogno di rinnovamento nel sistema confindustriale, se si conosce si fa prima e lui conosce bene il sistema. Nelle Relazioni sindacali che sono fondamentali servirà un vicepresidente con grande peso e capacità di portare avanti il messaggio della metalmeccanica manifatturiera. E' vero che è un imprenditore piccolo, ma la dimensione non è assolutamente vincolante, ha fatto molto nel credito, ha ricompattato il sistema della piccola industria tanto che i più grandi supporter di oggi prima erano contro di lui".

Intanto, mentre l'ex presidente di Confindustria e ora parlamentare di Scelta Civica Alberto Bombassei ha ribadito il suo appoggio al numero uno di Unindustria Bologna, Alberto Vacchi, Boccia ha ricevuto il sostegno unanime anche degli imprenditori pugliesi. Al termine di un incontro con il candidato della Piccola, Confindustria Puglia ha diramato infatti una nota in cui fa sapere che in tutte le sue componenti, riconosce in Vincenzo Boccia "una visione concreta e innovativa, capace non solo di sintetizzare in modo efficace gli interessi delle imprese, ma soprattutto di dare centralità allo sviluppo del sistema produttivo italiano e aumentarne la competitività".

Facendo un rapido check dello stato dell'arte dei consensi, la definizione delle preferenze da parte delle diverse territoriali, sta portando, di fatto, verso la sfida a due tra Boccia e Vacchi. Se ultima, in ordine di tempo, è la scelta degli industriali di Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria per Boccia, lo schieramento del Triveneto (Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige) è sostanzialmente ancora diviso, con le territoriali indecise che un po', come tutto il sistema, si stanno posizionando attorno alla polarizzazione Boccia-Vacchi, mentre Regina e Bonometti rimangono indietro. Con Vacchi ci sono Treviso, Padova, Pordenone, Belluno, Gorizia e Trieste. Con Boccia invece Verona, Vicenza, Udine, Venezia,  Rovigo, Trento e Bolzano.

Con il presidente di Unindustria Bologna, anche se devono arrivare gli ultimi pronunciamenti formali di alcune territoriali,  è schierata la sua regione, l'Emilia Romagna, e anche una bella fetta della Lombardia, a partire dalla potente Assolombarda (Milano, Monza e Brianza) insieme agli industriali di Bergamo, Varese e Cremona. Con lui, scendendo nelle Marche, anche le territoriali di Ancona e Pesaro. Al fianco di Boccia, invece, ci sono Confindustria Lecco e Sondrio e Pavia, insieme a qualche fila nell'Alto Milanese (area di Legnano). Boccia ha dalla sua l'appoggio del sud (Puglia, Basilicata e Calabria si sono già espresse ufficialmente) ma ad oggi non di tutta la sua regione d'origine: può contare infatti sulle territoriali di Avellino e Salerno (e forse anche Caserta), ma non sulla più rappresentativa Napoli dove pesa il parere del past president di Confindustria Antonio D'Amato che ora guarda con favore a Vacchi (dopo Marco Bonometti): Napoli, dunque, può schierarsi insieme alla più piccola Benevento per Vacchi. I voti del Lazio, che per maglia vota Regina in quanto il presidente del Sigaro Toscano è stato numero uno della territoriale regionale, convergerebbero poi su Boccia.

Oltre alla Piccola, poi, in favore di Boccia, sempre all'interno di Confindustria, si è schierata la componente Giovani imprenditori. Nel voto, ovviamente, oltre a contare i pesi diversi che hanno le territoriali, entreranno in gioco i 'riposizionamenti' di quanti sono partiti sostenendo Aurelio Regina, con la sua roccaforte nel Lazio, e il bresciano Marco Bonometti. E degli indecisi. Ci sono poi le diverse associazioni di categoria, formalmente si sono espresse Assocarta e Assografici per Boccia; Confindustria ceramica, Ucima per Vacchi. Una presa di posizione ufficiale da parte di Federmeccanica, che guarda ad un presidente metalmeccanico, non c'è ancora, anche se l'identikit a questo corrisponderebbe con quello di Vacchi. In tutto, i Grandi elettori, che con il loro voto (comunque segreto, dove sono attese sorprese soprattutto nel fronte Assolombarda-Bergamo) decideranno chi sarà il successore di Mr Mapei, designando il nuovo presidente che guiderà Confindustria per i prossimi quattro anni, sono 198.

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