Consumer Financial Services: il Piano d'azione della Commissione Europea

Come parte del suo impegno per lo sviluppo di un mercato unico più vivace e più equo, la Commissione Europea ha pubblicato un piano d'azione che definisce una strategia per rafforzare il mercato unico europeo per i servizi finanziari al dettaglio. L'associazione europea Better Finance accoglie con favore questa iniziativa e insiste sul fatto che un lancio efficace del piano d'azione per i servizi finanziari ai consumatori è un fattore critico per gli utenti dei servizi finanziari in tutta Europa. Per ora - 60 anni dopo il Trattato di Roma - non c'è ancora un mercato unico dei servizi finanziari al dettaglio. Ma c'è di più: i servizi finanziari continuano ad essere classificati come i mercati al consumo peggiori in Europa, secondo il quadro di valutazione del 2016. 

I PAGAMENTI IN VALUTA ESTERA

Anche se siamo solo all'inizio, e molta strada resta ancora da percorrere, il piano d'azione comprende diversi passi importanti nella giusta direzione. La proposta dalla Commissione Europea per una modifica del regolamento sui pagamenti transfrontalieri è di estendere ulteriormente il campo di applicazione del regolamento ad altre valute e allineare le imposizioni fiscali per pagamenti transfrontalieri (cioè gli acquisti sui mercati internazionali) e pagamenti nazionali: questo è certamente un passo positivo. Però purtroppo la proposta non tiene conto delle principali questioni al centro del mercato più opaco e meno regolamentato di tutti: la valuta per i mercati esteri. In effetti, per le operazioni al dettaglio da parte degli utenti privati dei servizi finanziari, il costo totale di acquisto di beni e servizi in valuta estera è ancora molto alto e poco trasparente, anche perché pare ci sia poca concorrenza in questo settore.

I COSTI OCCULTI ELEVATI

A Better Finance si unisce anche BEUC, l'organizzazione europea dei consumatori, nel sostenere fortemente l'azione della Commissione Europea per affrontare il tema dei costi occulti elevati che i consumatori subiscono di fronte a un sistema di pagamento noto come "Dynamic Currency Conversion" (DCC), che offre la scelta di pagare sia in valuta locale, sia con la propria. La proposta dalla Commissione per imporre una maggiore trasparenza per quanto riguarda le tariffe applicate da tali sistemi non sembra praticabile, quindi, in assenza di una soluzione migliore, Better Finance appoggia la proposta di BEUC di vietare i DCC.

IL GRUPPO MULTI-STAKEHOLDER

E' importante comunque che l'iniziativa portata avanti dalla Commissione abbia lo scopo di affrontare la mancanza di informazioni obiettive e credibili sui prodotti finanziari a disposizione dei consumatori. Considerando che esistono molti siti web di confronto, c'è un urgente bisogno di contrastare la mancanza di obiettività e di imparzialità che si riscontra. A tal fine Better Finance accoglie con favore i “Principi fondamentali per gli strumenti di confronto”, come verrebbero sviluppati dal futuro Gruppo Multi-Stakeholder previsto dalla Commissione sugli strumenti di comparazione. Tali strumenti sono indispensabili nella logica di sfruttare il potenziale della digitalizzazione e degli sviluppi tecnologici (FinTech) per migliorare i servizi finanziari al dettaglio in tutta l'Unione Europea.

Un aspetto negativo: il Piano d'azione Consumer Financial Services è sicuramente un primo passo nella giusta direzione, ma non fissa alcuna data per il necessario completamento del mercato unico dei servizi finanziari.