Coronavirus, profit warning di Apple. Le Borse mondiali prendono paura
Mentre le Borse europee sono alle prese con il warning dei conti Apple, allarme che apre scenari preoccupanti per gli effetti del coronavirus sull'economia globale, Piazza Affari gioca un ruolo da protagonista sul fronte del risiko bancario. Il Ftse Mib, infatti, e' stato l'unico indice europeo a chiudere in positivo la seduta, con un guadagno dello 0,41%, grazie alla maxi-offerta a sorpresa di Intesa Sanpaolo (+2,3%) su Ubi Banca (+23,5%). Un'operazione che ha galvanizzato di colpo tutti i titoli del settore, con la sola eccezione di Bper (-10,8%) alle prese con un futuro aumento di capitale per rilevare parte degli sportelli che Ubi portera' in dote a Ca'de Sass.
La mossa della banca guidata da Messina ha concentrato su di se' tutte le attenzioni degli operatori, spiazzati da un annuncio che porterebbe alla nascita del settimo gruppo in Europa. Tra i titoli piu' acquistati sul listino milanese c'e' anche Banco Bpm (+4,7%) con il mercato convinto che sara' il prossimo protagonista di operazioni straordinarie. In rialzo Unipol (+1,4%) co-protagonista della maxi-operazione Intesa-Ubi assieme a Bper.
Tra i titoli in fondo al listino Tenaris (-2%) e Prysmian (-1,5%) che scontano la debolezza del petrolio. Vendite su St (-1,2%) come sul resto dei tecnologici europei a causa di Apple. Sul mercato valutario, l'euro e' scambiato in calo a 1,0819 dollari (da 1,0832 di ieri). Il cambio dollaro/yen, inoltre, si attesta a 109,805 (109,94) e l'euro/yen a 118,843 (119,10). Tra le materie prime, i prezzi dell'oro hanno riconquistato nuovi massimi dal 2013 a 1.604,5 dollari all'oncia. In flessione, infine, il greggio con il Wti, contratto di consegna a marzo, a 51,8 dollari al barile, giu' dello 0,8%, mentre il Brent su aprile cede lo 0,4% a 57,3 dollari.
Sul listino principale sono state premiate dagli acquisti anche Poste Italiane, che ha chiuso con un rialzo del 3,7% e Diasorin (+3,07%). La seduta piu' in generale, visto il clima di fuga dal rischio, ha visto rialzi per quasi tutte le utility, da Terna (+1,3%) ad A2a (+0,8%), passando per la multiutility emiliana Hera (+0,4%). Ha chiuso invece poco sotto la parita' il titolo di Telecom (-0,13%) all'indomani dell'avvio dell'offerta di servizi di credito al consumo con Santander Consumer Bank.
Alla partnership, scrive una Sim milanese, 'dovrebbe seguire, dal prossimo luglio, la costituzione di una joint venture societaria (51% Santander, 49% Tim)' che 'dovrebbe consentire a Tim di ottenere un'ulteriore riduzione del debito (circa 0,5 miliardi nel 2020) dei crediti inesigibili sulla vendita dei terminali e un'ottimizzazione del costo del credito'.Tolta l'eccezione di Piazza Affari, le altre Borse europee hanno terminato tutte in discreto calo la seduta.
La peggiore e' stata quella di Francoforte (-0,75%), dove le preoccupazioni per gli effetti negativi dell'epidemia da coronavirus sul commercio mondiale sono state alla base del calo considerevole dell'indice Zew a febbraio. In discesa anche la Borsa londinese (-0,69%), zavorrata dal gruppo bancario britannico Hsbc (-6,5%) che ha chiuso il 2019 con un calo dell'utile netto del 53% a 5,97 miliardi di dollari con una svalutazione dell'avviamento di 7,3 miliardi e alcune performance "non accettabili" secondo l'a.d. Noel Quinn.
In flessione tra le big europee anche la piazza di Parigi (-0,48%) dove le vendite hanno inciso soprattutto sull'auto con il tonfo di Renault (-6,3%). Ultima la Borsa Madrid, che lascia sul campo lo 0,16%. Guardando ai singoli settori, infine, l'indice Euro Stoxx 600 peggiore e' stato quello legato alle materie prime (-1,85%) seguito da auto (-1,77%) e banche (-1,75%). Si salvano tlc, utility e industria farmaceutica.
Commenti