Coronavirus, Startup: quasi la metà è a rischio chiusura, manca liquidità
Un sondaggio rivela che 4 società su 10 temono di dimezzare il fatturato in seguito alla crisi
Coronavirus, Startup: quasi la metà è a rischio chiusura, manca liquidità
L'emergenza Coronavirus in Italia non sta mettendo in crisi solo le aziende: piccole, medie e grandi, ma sta costringendo sul lastrico anche le Startup. Quattro su dieci, - si legge su Repubblica, che riporta l'esito di un sondaggio - temono che il virus manderà in fumo la metà del giro d’affari mentre una su dieci soltanto stima di non subire perdite. E’ un mondo spaccato, quello che racconta Davide Dattoli, co-fondatore di Talent Garden: "C’è la nicchia di chi lavora nell’e-commerce o nelle consegne a casa che sta crescendo vertiginosamente. Altri - negli eventi o nel turismo - che hanno azzerato ricavi e prospettive".
Due facce di una medaglia unita nel chiedere maggior supporto al governo, per sostenere la crescita o sopravvivere. Le misure del governo sono giudicate inappropriate. A cominciare dalle garanzie sui prestiti. Il tetto al 25% del fatturato, ad esempio, penalizza le startup che hanno ancora pochi ricavi ma crescono in tripla cifra percentuale. Ma c’è un aspetto che preoccupa ancor di più del nuovo debito: il blocco alle iniezioni di capitale. "La criticità principale è la difficoltà nella raccolta", spiega Alessandro Foti, Angel investor da oltre dieci anni. "Le società che hanno chiuso recentemente dei round riusciranno a superare i prossimi 6-12 mesi. Per le altre sarà dura".
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