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Economia
Così Fs spenderà i 26 mld del Pnrr: espansione all'estero e ancora più merci

Fs, una montagna di soldi da spendere: ecco come

Si potrebbe argomentare che le Ferrovie dello Stato dovrebbero concentrarsi sulla migliorazione della rete e dei servizi ferroviari in Italia prima di espandersi all'estero. Tuttavia, se esaminiamo attentamente i dati e i programmi, vedremo che queste due iniziative potrebbero effettivamente procedere in parallelo nei prossimi anni. Lo riporta Affari&Finanza. 

Per quanto riguarda il potenziamento della rete ferroviaria italiana, che ha recentemente mostrato le sue carenze, verranno investiti 26 miliardi di euro dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Questa cifra rappresenta il finanziamento più consistente destinato a una singola società all'interno dell'iniziativa RepowerEU in Italia, ed è interamente finalizzato agli investimenti infrastrutturali. Inoltre, bisogna considerare i 200 miliardi di euro previsti dal piano strategico del gruppo, che sottolinea l'urgenza degli interventi necessari. Dato che i finanziamenti europei devono essere utilizzati secondo calendari molto rigorosi per evitare la perdita dei fondi, ciò mette in luce la necessità di attuare questi piani senza indugi.

Allo stesso tempo, le Ferrovie dello Stato stanno puntando alla crescita sui mercati esteri, con particolare attenzione all'Europa. Va notato che il gruppo FS è già un leader nel settore ferroviario al di là delle Alpi. Secondo il piano industriale fino al 2032, il gruppo intende aumentare il fatturato derivante dalle attività internazionali da 1,8 miliardi di euro a 5 miliardi di euro. Questa espansione è in parte dovuta alle pressioni dell'Unione Europea per la liberalizzazione dei servizi ferroviari al fine di promuovere la concorrenza tra gli operatori, che è vista come un mezzo per migliorare la qualità dei servizi. In effetti, la stagione delle gare per l'offerta di servizi ferroviari è già iniziata, e partecipare è essenziale per non restare indietro sia dal punto di vista tecnologico che economico.

Le Ferrovie dello Stato sono attualmente l'unico operatore presente nei tre paesi che hanno introdotto servizi ferroviari ad alta velocità: Italia, Francia e Spagna. Inoltre, stanno cercando di espandersi in Gran Bretagna, anche se ci sono sfide legate ai problemi finanziari del governo britannico. Allo stesso tempo, l'FS è il secondo più grande operatore di trasporto merci in Germania e ha fatto acquisizioni significative nei Paesi Bassi, con un'enfasi sull'intermodalità e sull'adozione di soluzioni a basse emissioni, in linea con la transizione energetica.

Tutto ciò ha portato a un aumento del personale delle controllate estere delle Ferrovie dello Stato, che ora supera le 11.000 unità, rappresentando oltre il 13% del totale dei dipendenti. Per gestire efficacemente queste attività in crescita, è stato istituito un ruolo di Chief Transformation Officer, ricoperto da Carlo Palasciano, con un'esperienza pregressa nel gruppo Enel. Nel 2022 è stata creata una nuova divisione internazionale per gestire meglio l'espansione all'estero.

L'Europa sta finalmente investendo in modo significativo nel settore ferroviario come mezzo di trasporto principale per affrontare la transizione energetica, grazie alla sua sostenibilità. Ciò offre molte opportunità per le Ferrovie dello Stato, che possono sfruttare l'apertura crescente dei mercati. Ciò include il potenziale per esportare tecnologie ferroviarie italiane in altri paesi. La strategia di crescita è fortemente incentrata sull'alta velocità, con investimenti previsti in Germania, Spagna, Francia e Gran Bretagna. Inoltre, le Ferrovie dello Stato cercano di espandere ulteriormente i servizi di trasporto passeggeri e di merci e di promuovere l'intermodalità.

In sintesi, le Ferrovie dello Stato stanno cercando di migliorare la rete ferroviaria in Italia e di espandersi all'estero, poiché vedono opportunità significative sia nel potenziamento delle infrastrutture nazionali che nell'espansione internazionale.

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