Crescita, Tria: "Bruxelles meno ottimista. Pil più basso solo un rischio"
La Commissione europea "e' solo lievemente meno ottimista sulla crescita futura e ha solo preso atto dell'atteso peggioramento del ciclo economico sul finale del 2018". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, nel corso dell'informativa urgente nell'Aula della Camera commentando le nuove stime di crescita Ue sull'Italia.
"La nuova previsione annunciata oggi dalla Commissione Europea ha rivisto la crescita del Pil reale dell'Italia per il 2019 dall'1,2% della previsione autunnale allo 0,2% nell'odierno aggiornamento invernale, tagliando anche la previsione per l'area Euro dall' 1,9% all'1,3%: fatto questo che conferma una sottovalutazione persistente della necessita', a livello europeo, di una politica di maggior sostegno alla crescita". Ha rimarcato il ministro dell'Economia, aggiungendo che "la revisione operata dalla Commissione e' spiegata principalmente dall'effetto di trascinamento sul 2019 delle stime Istat della seconda meta' del 2018 che hanno sorpreso tutti i previsori a ribasso".
"Secondo i nostri calcoli - ha aggiunto - il taglio della previsione e' spiegato per 0,6 punti percentuali dal peggioramento della seconda meta' del 2018 e per solo 0,4 punti da una valutazione meno ottimistica riguardo al profilo trimestrale della crescita nel 2019". Per il momento, ha aggiunto Tria, "ci aspettiamo un effetto positivo dal diradarsi delle incertezze sugli obiettivi di bilancio e non vedo oggi emergere la necessita' di manovre correttive".
"Mi aspetto che le misure di politica economica e sociale che dispiegheranno il loro progressivo effetto nel corso dell'anno - ha aggiunto il ministro - consentiranno gia' quando aggiorneremo la previsione macroeconomica ufficiale per il Def nella seconda meta' di marzo di formulare una previsione piu' rosea di quella oggi prevalente", ha sottolineato Tria.
"Non e' quindi tempo di pensare a ipotetiche manovre correttive quanto di concentrarsi sul dare piena attuazione agli interventi di politica economica finanziati dalla legge bilancio". "Per ora - ha concluso quindi Tria - e' solo un rischio che il 2019 sia un anno di minore crescita".
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