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Economia
Decreto,arriva il Fondo per l’industria e Pmi.Liquidità per oltre 120 miliardi

Un ruolo centrale da pivot al nuovo Fondo di garanzia per l’industria e le Pmi (in grado di attivare oltre 120 miliardi di prestiti) a cui poi affiancare un altro sistema di garanzia pubbliche che ruota attorno a Cdp per arrivare a circa 300 miliardi di erogazioni, secondo le ipotesi che si stanno facendo, da parte del sistema bancario alle imprese in crisi da liquidità. La spinta è del ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli che fino ad ora, dopo l’esplosione dell’emergenza coronavirus, ha ricevuto in dote dal decreto Cura-Italia solo 1,5 miliardi per potenziare (aggiuntivi ai 750 milioni di dotazione) il Fondo di garanzia per le Pmi.

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Ora, mentre si intravede la luce in fondo al tunnel per quanto riguarda la situazione sanitaria con il raggiungimento del picco dei contagi e i nodi arriveranno al pettine per quanto riguarda il sistema economico, il governo è al lavoro “full time”, rivela ad Affaritaliani.it una fonte governativa, per garantire la liquidità alle imprese. Tanto che, come hanno spiegato stamane il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, l’intervento per fornire ossigeno post-lockdown al sistema produttivo potrebbe essere anticipato con un decreto ad hoc nei prossimi giorni, prima del varo del decreto Aprile. Misura che ha allo studio anche l’ampliamento (a 800 euro) del bonus ai lavoratori autonomi e altri interventi welfare per le famiglie per garantire la tenuta sociale. “Siamo al lavoro per anticipare in un decreto-legge, da adottare subito, le misure più urgenti per dare liquidità alle imprese. Avvertiamo tutta l’urgenza di intervenire prima possibile”, ha affermato stamane infatti il premier.

lavoro operaio
 

Le fonti rivelano che il meccanismo che si sta studiando è quello di un’ulteriore potenziamento (di oltre 5,5 miliardi) del Fondo centrale di garanzia per le Pmi, dotandolo di una potenza da fuoco di circa 8 miliardi di euro complessivi. Ammontare complessivo in grado di azionare attraverso il sistema delle garanzie pubbliche e con una leva di 1 a 15 (per ogni miliardo aggiuntivo destinato al Fondo si stima che è possibile garantire 15 miliardi di prestiti in più; ora il moltiplicatore è di 1 a 14, senza considerare la nuova estensione della garanzia) oltre 120 miliardi di euro.

La forza della leva dipenderà anche dal sistema esteso di garanzie a costi facilitati, al 90% o anche al 100% (ma la copertura piena dipenderà dall’Unione europea per la normativa sugli aiuti di Stato) e includerà anche le imprese fino a 499 dipendenti, raddoppiando, si stima, la platea di beneficiari, per applicarle a finanziamenti alle aziende fino a 20 anni e senza interessi. Un periodo che Patuanelli punterebbe a estendere, anche su richiesta del mondo delle associazioni datoriali, fino a circa 30 anni. Il fondo poi dovrebbe venir chiamato Fondo di garanzia per l’industria e le Pmi.

@andreadeugeni

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    decreto liquidità ad hoc impresefondo di garanzia per l'industria e le pmi




    
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