Def: governo rivede stime di Pil e deficit. Così il documento slitta a domani
Trattativa serrata con Bruxelles sulle cifre del Def. L'approvazione slitta di 24 ore
Settimana cruciale per il governo impegnato in una difficile partita con l'Europa sulla flessibilita' in vista della legge di bilancio da presentare entro meta' ottobre, nel confronto con i sindacati sul capitolo pensioni che sara' parte della monovra e a mettere nero su bianco la revisione delle stime di crescita e del deficit. In queste ore proseguono serrati i contatti tra Tesoro e Palazzo Chigi, e tra Roma e Bruxelles, in vista del Consiglio dei ministri di domani che esaminerà la Nota di aggiornamento al Def.
La revisione del quadro macroeconomico era attesa nella riunione del Cdm di oggi gia' dedicata alla scelta della data del referendum ma si continua a limare le stime, lavoro che richiedera' ancora 24 ore. Da qui il motivo dello slittamento all'ultimo giorno utile, appunto il 27. "E' ormai consolidato nell'impostazione. Stiamo facendo le ultime messe a punto del documento", ha spiegato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti, annunciando che il Cdm si svolgera' domani in serata.
L'esecutivo e' a caccia di risorse per mettere in campo una manovra da circa 20-25 miliardi ma molto dipendera' dalla trattativa con la Commissione europea che in queste ore si sta giocando tutta sui due numeri chiave: rapporto deficit/Pil e debito/Pil.