Economia
Def, legge di Bilancio da 29 miliardi. Mini-ritocco del cuneo fiscale

Scongiurate le clausole Iva. Deficit al 2,2% del Pil nel 2020, crescita del Pil dello 0,6% e debito giù al 135,2% del Pil
Una legge di Bilancio da oltre 29 miliardi di euro, necessaria a sterilizzare le clausole di salvaguardia per il 2020, tagliare il cuneo fiscale nel 2020 di 2,5 miliardi (probabilmente partirà da metà anno, mentre l'intervento sarà pieno e da 5 miliardi nel 2021, subito da gennaio), finanziare alcune misure pro-imprese come Industria 4.0, gli investimenti pubblici e l'aumento delle risorse per ricerca e istruzione. E' l’impianto della manovra per il prossimo anno, impianto contenuto nella Nota di aggiornamento al Def appena varata dal governo M5S-Pd e messa a punto dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri.
Le coperture, si legge nella Nadef che descrive il quadro macroeconomico del prossimo triennio, cornice contabile della politica economica del governo, "sono pari a quasi 0,8% del Pil" e saranno garantite soprattutto dalla flessibilità concessa dall'Europa per circa 14 miliardi di euro e dai proventi della lotta all'evasione fiscale, contrasto che secondo il Governo dovrebbe fruttare circa 7 miliardi di euro.
Nell'elenco degli ambiti di intervento, scrive nel dettaglio la Nadef, ci sono misure anti-evasione, sotto forma di aiuti e incentivi ai pagamenti tracciabili: da lì il ministero dell'Economia si aspetta un maggior gettito da quattro decimali di Pil, cioè oltre 7 miliardi di euro. Il resto dovrà arrivare dalla spending review (quasi 2 miliardi, oltre 0,1 punto percentuale di Pil) e dalla revisione di tax expenditures e sconti fiscali dannosi per l'ambiente (altri 2 miliardi). Altri 2 miliardi circa arriveranno dalla proroga di misure fiscali come la rivalutazione di terreni e partecipazioni.
Fra le coperture rienta anche l'introduzione della web tax per le multinazionali high-tech che spostano i profitti verso giurisdizioni fiscali più favorevoli. Gualtieri ha spiegato che per il momento i risparmi da spread per il prossimo anno, differenziale che oggi ha chiuso a 140 punti base sul Bund decennale, valgono circa 6 miliardi di euro, tesoretto che finirà nel calderone delle risorse necessarie a sterilizzare le clausole Iva.
"La sfida è di un significativo miglioramento del costo di finanziamento del debito pubblico, da cui stimiamo di risparmiare 6 miliardi nel prossimo anno, evitare contraccolpi sullo spread singifica questo. Ma vogliamo andare oltre: oggi abbiamo un costo significativamente ridotto, ma abbiamo ancora enormi margini di miglioramento e vogliamo arrivare a quelli che erano tradizionalmente livelli inferiori a Spagna e Portogallo. Se raggiungessimo questo obiettivo il beneficio per la finanza pubblica sarebbe assai significativo", ha specificato Gualtieri in conferenza stampa a Palazzo Chigi al termine del Cdm.
Per quanto riguarda il quadro di finanza pubblica, nel 2020 il deficit/Pil si fermerà al 2,2% (dall'1,4% calcolato a politiche invariate) come da attese, mentre la crescita economica non andrà oltre lo 0,6% e il debito scenderà dal 135,7% al 135,2% del Pil. Sul 2021 e sul 2022, gli obiettivi sono più ambiziosi, perché la crescita dovrà arrivare all'1% all'anno e il debito scendere a quota 133,4% il primo anno e 131,4% il secondo.
Infine, per quanto riguarda la riduzione del peso delle tasse sulle buste paga, il governo non ha fornito dettagli sulle modalità di alleggerimento della pressione fiscale. Nella Nadef "c'è un ammontare di risorse per il taglio del cuneo sul lavoro, senza definire le modalità specifiche. Crediamo che l'operazione vada fatta con il confronto con le parti sociali e produttive, abbiamo gia' incontrato i sindacati e contiamo di fare a breve un altro incontro per continuare a confrontarci", ha concluso infatti Gualtieri.
@andreadeugeni