Def, dal reddito di cittadinanza alla prima fase della flat tax: i punti
Def, Palazzo Chigi: da reddito di cittadinanza a prima fase della flat tax, i principali punti
Dal reddito e pensione di cittadinanza alla prima fase della flat tax e al superamento della legge Fornero. Sono alcuni dei principali punti della Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza, approvata ieri dal Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro dell'economia e delle finanze Giovanni Tria. "Il programma di politica economica e finanziaria del Governo illustrato nella NaDef è coerente con il contratto di Governo e con la risoluzione parlamentare sul Def 2018 approvata il 19 giugno scorso", si legge nel comunicato finale diffuso da Palazzo Chigi.
Questi i punti principali del provvedimento: la cancellazione degli aumenti dell'Iva previsti per il 2019; l'introduzione del reddito di cittadinanza, con la contestuale riforma e il potenziamento dei Centri per l'impiego; l'introduzione della pensione di cittadinanza; l'introduzione di modalità di pensionamento anticipato per favorire l'assunzione di lavoratori giovani (superamento della legge Fornero).
Inoltre viene avviata la prima fase dell'introduzione della flat tax tramite l'innalzamento delle soglie minime per il regime semplificato di imposizione su piccole imprese, professionisti e artigiani" ed è previsto il taglio dell'imposta sugli utili d'impresa (Ires) per le aziende che reinvestono i profitti e assumono lavoratori aggiuntivi.
Si punta al "rilancio degli investimenti pubblici attraverso l'incremento delle risorse finanziarie, il rafforzamento delle capacità tecniche delle amministrazioni centrali e locali nella fase di progettazione e valutazione dei progetti, nonché una maggiore efficienza dei processi decisionali a tutti i livelli della pubblica amministrazione, delle modifiche al Codice degli appalti e la standardizzazione dei contratti di partenariato pubblico-privato".
La nota di aggiornamento al Def prevede "un programma di manutenzione straordinaria della rete viaria e di collegamenti italiana a seguito del crollo del ponte Morandi a Genova, per il quale, in considerazione delle caratteristiche di eccezionalità e urgenza degli interventi programmati, si intende chiedere alla Commissione europea il riconoscimento della flessibilità di bilancio". In campo anche "politiche di rilancio dei settori chiave dell'economia, in primis il manifatturiero avanzato, le infrastrutture e le costruzioni". Infine, vengono stanziate risorse per il ristoro dei risparmiatori danneggiati dalle crisi bancarie.
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