Deficit, Tria: "Serve decisione politica". E il Parlamento convoca il ministro
Opposizioni in pressing. Tria sarà in commissione Bilancio stasera per riferire sulle eventuali modifiche alla manovra per evitare la procedura
La parola finale spetta a Conte. "Stiamo studiando varie possibili azioni che rimangono possibili finchè non vengono valutate politicamente. Le decisioni sono politiche". Il ministro dall'Economia, Giovanni Tria, al termine dell Ecofin a Bruxelles, fa il punto sulla trattativa con l'Europa per evitare la procedura d'infrazione, per cui "i tempi sono stretti" ed è necessario un intervento rapido da parte del governo.
A Bruxelles, si tratta di "andare incontro alle richieste della Commissione", ha detto Tria che stasera sara' in commissione Bilancio tra le 19 e le 20 per riferire sulle eventuali modifiche alla legge di bilancio dopo la richiesta delle opposizioni. Dunque, "si tratta di conciliare le priorita' del governo e le riforme che vuole mettere in campo e che devono essere preservate, con le regole per evitare le procedure. Si tratta di esaminare le opzioni e poi prendere delle decisioni", ha aggiunto.
Alle richiesta della Commissione Ue che si aspetta atti concreti da parte dell'Italia, Tria ha risposto che "è normale che se il dialogo va avanti dobbiamo fare atti concreti. Stiamo studiando possibili opzioni che rimangono possibili finchè non c'e' una valutazione politica. Da Roma stiamo valutando, abbiamo valutato a Buenos Aires. Le opzioni sono varie, è necessario prendere delle decisioni politiche che vanno prese".
Comunque 'quota 100' per la riforma delle pensioni e il reddito di cittadinanza "non sono in discussione e restano una priorita' del governo", anche se "non e' stato definito il costo". "I disegni di legge ancora non esistono, quello che ancora non e' stato definito e' il costo delle misure in base ai disegni di legge - ha aggiunto Tria - sono state accantonate delle risorse per queste due misure e' chiaro che una valutazione attenta di quale sia il costo e' possibile solo quando ci saranno i disegni di legge".
Il commissario agli affari economici Pierre Moscovici ha fatto capire che Italia e Ue sono più vicine. La Commissione Ue "preso nota" delle intenzioni dell'Italia di ridurre il deficit, e ora "aspettiamo altri dettagli", perché ci deve essere un "impegno credibile, concreto e nel quadro delle regole", ha spiegato in conferenza stampa. "Noi siamo disponibili a dare flessibilità ma deve essere nelle regole, per questo il gap va ridotto ancora". Quanto alle prossime mosse - ha aggiunto il francese - "la Commissione cammina su due strade: dialogo con le autorità italiane e preparazione della procedura che riteniamo giustificata: i prossimi passi si fonderanno sul risultato del negoziato in corso".
Le premessse però sembrano incoraggianti. "Il dialogo con l'Italia - ha spiegato - diventa più intenso, vediamo un tono diverso, un diverso modo di cooperare e vediamo l'Italia disponibile ad ascoltare il nostro punto di vista e risolvere i problemi. È un passo che accogliamo con favore, e anche gli investitori hanno lo stesso feeling". "Ora - ha aggiunto il commissario - il dialogo è cominciato davvero su metodo e sostanza. A Buenos Aires abbiamo avuto discussioni positive con Conte e Tria, e abbiamo deciso di proseguire nell'interesse generale e abbiamo dato mandato ai nostri team di lavorare in quella direzione".
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