Del Vecchio riconferma Donnet e prenota il 5% delle Generali
Leonardo Del Vecchio punta ad arrivare al 5% di Generali, soglia da cui non e' lontano l'altro socio privato della compagnia assicurativa, Francesco Gaetano Caltagirone. L'occasione per fare il punto sui prossimi passi nel Leone e' l'assemblea di EssilorLuxottica a Parigi, dove il fondatore Del colosso degli occhiali spende parole di apprezzamento per il ceo francese Del Leone, Philippe Donnet, a otto giorni dalla presentazione Del piano triennale che prevede 5 miliardi di dividendi e fusioni e acquisizioni soltanto se si presenteranno le opportunita' giuste.
"L'obiettivo e' salire al 5%, poi mi fermo", afferma Del Vecchio spiegando che "è un investimento di lungo di termine, sto anche facendo media". "Io sono azionista da tanti anni e in passato abbiamo sofferto un po'. Adesso sto aumentando, aspetto magari quando il titolo scende un po' e compro", aggiunge. Quando alla gestione di Donnet, l'imprenditore osserva che "i dati che sta dando l'a.d sono ottimi, le operazioni che sta facendo ci assicurano il dividendo e noi siamo contenti".
La Delfin di Del Vecchio, al pari Del gruppo Caltagirone, e' tornata ad acquistare Generali il 27 novembre portandosi al 3,55% mentre il costruttore ed editore romano, da tempo secondo maggior azionista dietro a Mediobanca (al 13,04%), e' gia' arrivato al 4,57%.
Con ulteriori passi verso la soglia Del 5% la quota dei soci privati italiani, oggi al 24,2% (compreso il 3% dei Benetton), salira' al 26% o a ridosso Del 28% se si considera anche l'1,7% di De Agostini. Ci sara' poi da vedere se Mediobanca nel 2019 cedera' come da programma il 3% Del Leone. Piu' a breve va definito l'assetto di Piazzetta Cuccia i cui azionisti di rilievo, Unicredit in testa, si riuniscono il 5 dicembre per decidere se stringere un patto leggero.
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