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Economia
Della Valle: Tod's, Ntv-Italo, Rcs e Fiorentina. Autunno in cerca di riscossa

L'ex numero uno di Telecom Italia potrà infatti contare sui nuovi Pendolini Evo (12 i convogli in arrivo, di cui 4 entro l'anno e gli altri 8 nel 2018) per rafforzare le due direttrici Est-Ovest (da Torino a Venezia), aumentando al tempo stesso il numero di Agv 575 (gli attuali Italo) sulla dorsale Nord-Sud (Milano-Napoli) e dunque il numero di corse nell'arco della giornata.

pradè della valle
 

Qualche maggiore problema sembra ancora esservi nel settore calcio: dal 2004 i Della Valle sono proprietari di Acf Fiorentina, settima come numero di sostenitori in Italia, e domenica prossima, in casa contro l'Atalanta, vedranno disputare la 500esima partita della propria gestione.

Un record per la squadra toscana (la precedente gestione più duratura era stata quella di Vittorio Cecchi Gori, con 374 partite), ma la bacheca piange e la tifoseria è da tempo scontenta, tanto che a fine giugno scorso erano circolate voci di un imminente disimpegno dei Della Valle e di un'offerta, da 100 milioni, avanzata da una cordata di imprenditori rappresentati da Alessio Sundas, manager di Sport Man e agente Fifa.

Le settimane sono passate, il campionato è iniziato (non troppo bene, con 6 punti dopo le prime 5 giornate e un decimo posto a ridosso proprio dell'Atalanta, avanti di un punto e di una posizione) e Diego Della Valle non pare intenzionato a farsi da parte, esortando anzi a lasciare lavorare la squadra (di cui è presidente il fratello Andrea) e a "togliergli gli avvoltoi di torno". Un amore ritrovato, forse, come sembrerebbe essere quello per l'editoria visto che l'imprenditore marchigiano è risalito al 7,325% nel capitale di Rcs Mediagroup, consolidando il suo ruolo di terzo azionista alle spalle di Urbano Cairo (58,831%) e Mediobanca (9,93%).

Anche in questo caso si tratta di un rapporto di lunga durata, visto che Della Valle era entrato con un primo 2% nel capitale dell'editore del Corriere della Sera fin dal 2003, con un costo di carico iniziale attorno ai 3,58 euro, poi svalutato gradualmente fino a poco più di un euro per azione. L'ultimo arrotondamento, lo scorso 23 marzo (1,5 milioni di euro investiti per rilevare lo 0,3% di Rcs in borsa ad un prezzo medio di 0,9572 euro per azione) si è già rivelato azzeccato, visto che il titolo, che nell'ultimo anno ha recuperato circa il 45%, viaggia attorno agli 1,33-1,34 euro. Sarà un caso, ma proprio Rcs oggi ha annunciato di aver rilevato le quote di minoranza di Corriere Fiorentino, il quotidiano locale abbinato al "Corrierone". Chissà se ora Della Valle potrà giovarsi di un miglior rapporto con la stampa locale?

Luca Spoldi

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