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Economia
Deutsche Bank valuta l' Ipo del risparmio gestito. Rumors


Deutsche Bank, il rilancio? Passa anche per un'Ipo per una quota di minoranza della divisione Asset Management (gestione patrimoniale). A caccia di denaro per evitare un nuovo aumento di capitale di fronte al quale comunque il principale azionista qatarino non si titerebbe indietro, operazione che servirebbe per fronteggiare la mega multa miliardaria (fino a un massimo di 14 miliardi) che sta per arrivare dal Dipartimento di Giustizia Usa, la prima banca tedesca sta valutando lo sbarco in Borsa della divisione che si occupa di risparmio gestito. Business molto gettonato in questa fase di mercato dei tassi a zero in cui i clienti sono alla ricerca di rendimenti purtroppo non così scontati. Secondo le indiscrezioni, la decisione che servirebbe per rafforzare il capitale grazie ai ricavi dall'operazione però non è stata ancora presa dall'amministratore delegato John Cryan, ma sarebbe in avanzata fase di studio. L'effetto dei rumors però si è fatto immediatamente sentire in Borsa dove il titolo è tornato a salire (ha perso oltre il 50% in un anno e il 4% da luglio). 

Intanto, il collasso di Deutsche Bank al Dax di Francoforte e le voci di un possibile salvataggio di Stato hanno messo in allarme gia' la scorsa settimana i ceo delle big industriali tedesche quotate che hanno quindi iniziato, gia' da alcuni giorni, a discutere di un possibile intervento per salvare la prima banca privata tedesca. Come riferisce il quotidiano Handelsblatt, diverse societa' di primaria importanza stanno valutando il possibile acquisto di titoli Deutsche Bank nel caso in cui la banca sia costretta a un aumento di capitale a causa degli ingentissimi rischi legati a contenziosi legali.

La partecipazione dei big industriali tedeschi renderebbe molto più facile una ricapitalizzazione e, scrive il quotidiano, manderebbe anche un forte segnale al mondo sul fatto che l'economia tedesca non intende rinunciare a Deutsche Bank. I vertici della banca e il Governo tedesco sarebbero gia' stati informati del piano di salvataggio e, sempre secondo 'Handelsblatt', Berlino guarderebbe con favore al progetto senza appoggiarlo direttamente: "Un sostegno privato a Deutsche Bank sarebbe in ogni caso meglio di un salvataggio pubblico", riferisce una fonte vicina al dossier.

Il piano potrebbe essere attivato nel caso in cui il contenzioso con la Giustizia statunitense dovesse concludersi su una risarcimento finale superiore ai 5,5 miliardi di euro gia' accantonati da Deutsche Bank per contenziosi legali. In questo caso si renderebbe comunque necessario un aumento di capitale che potrebbe avere successo solo con un forte sconto. Diversi grandi soci della banca tedesca hanno tuttavia gia' espresso dubbi su un'eventuale partecipazione alla luce delle ingenti perdite gia' sopportate. All'occorrenza, potrebbe quindi intervenire un consorzio industriale con una soluzione pronta a prezzi di mercato. "Sarebbe un modo relativamente piu' elegante per evitare un salvataggio pubblico", ha commentato il ceo di una grande banca europea, secondo quanto riferisce 'Handelsblatt'.

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