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Economia
Di Maio accusa i media: “Solo ora vi accorgete dei casini del Jobs Act?”

Di Andrea Lorusso (@andrewlorusso)

Galeotto fu quel Piano Lavoro voluto dal Partito Democratico, che dal 07 Marzo 2015 ha convertito tutti i neo assunti alle regole della flessibilità e del depauperamento delle cinture di sicurezza previste in precedenza per i lavoratori. Sparito l’Articolo 18 con la reintegra in quasi tutti i casi di licenziamento, affievoliti i divieti sulla videosorveglianza, demansionamento e de-inquadramento (assolutamente vietati dallo Statuto dei Lavoratori) resi possibili, se pure con delle regole.

Oggi, a più di tre anni dall’introduzione del Jobs Act, limato in parte dal ddl dignità approvato in Agosto 2018 dall’attuale esecutivo, stanno venendo a galla le storture che riguardano la cassa integrazione straordinaria, per tutte quelle aziende che nel corso di questi anni hanno o stanno ancora ristrutturando la loro attività.

In questi casi, la totalità od una parte della forza lavoro veniva messa in stand-by, in attesa di una riconversione ed un ricollocamento nelle attività produttive, senza perdere reddito, impiego e con i contributi versati figurativamente.

Il Jobs Act di Renzi ha eliminato e riordinato diversi ammortizzatori sociali, tra cui appunto la cigs, lasciando la sola NASPI (per un massimo di 24 mesi) in caso di perdita (non volontaria) dell’impiego, dando una deroga di 36 mesi per le situazioni in essere, che arrivano agli sgoccioli in questi giorni.

In oltre 140mila rischiano il licenziamento, dai metalmeccanici passando per la siderurgia, telecomunicazioni, itc, elettronica, automotive, ecc., da Nord a Sud.

L’attuale titolare del Dicastero Lavoro Luigi Di Maio non ci sta, e si difende su Facebook: “Oggi tutti i giornali si rendono conto dei casini che il Pd ha combinato con il Jobs Act perchè presto scadrà la cassa integrazione per 140.000 operai. È imbarazzante come cerchino di imputare al nostro governo la responsabilità di questo disastro. (…)  Non saremo perfetti, ma di sicuro non siamo senza cuore. Queste persone meritano rispetto e hanno il diritto di essere ascoltati da chi governa. Il MoVimento 5 Stelle e questo governo sono e saranno sempre vicini al popolo e questo non ce lo può togliere nessuno.

Sempre nella missiva, ha annunciato non solo che già dalla scorsa settimana è stata riattivata la cassa integrazione in deroga, ma che ci saranno ulteriori interventi per smantellare la riforma di Via del Nazareno.

Non bisogna dimenticare che, perfino le parti sociali come i Sindacati contrari, non hanno alzato gli scudi in maniera violenta all’epoca dell’approvazione, ed anzi, si è visto solo qualche timido sciopero generale a cose fatte. Un tradimento bello e buono delle istanze dei tesserati, visto che ai tempi di Silvio Berlusconi, quando si provò a colpire l’Articolo 18, fu indetto perfino un Referendum per non perdere il valore costituzionale delle professioni.

 

 

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