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Economia
Dipendenti pubblici giù del 7,2%. Ma aumenta il costo del lavoro

"Il totale della forza lavoro impiegata nelle amministrazioni pubbliche è sceso di decine migliaia di unità all'anno, dal 2008  al 2016, a causa del blocco del turn over. Negli ultimi dieci anni la diminuzione dei dipendenti pubblici è stata pari al 7,2%, corrispondente ad una contrazione assoluta di 246.187 unità". A dirlo è la Ragioneria generale dello Stato che, se da un lato rileva la diminuzione dei lavoratori pubblici, dall'altro fa notare l'aumento della spesa per il lavoro pubblico. Come mai? A spiegarlo, illustrando questi dati, è l’associazione di professionisti pubblici, Flepar Inail, durante il convegno di oggi a Napoli, dal titolo “Rigeneriamo la Pa”.

"Il comparto ministeri  - emerge dallo studio - ha perso 33.927 addetti, corrispondenti al 18, 4 per cento di quelli in attività alla fine del 2007. In termini relativi la riduzione percentuale più rilevante (27, 5%), corrispondente a 16.107 unità, è registrata nel comparto degli enti pubblici non economici (INPS e INAIL principalmente). Sono rilevanti anche i dati relativi ad incarichi esterni e collaborazioni nonchè la spesa correlata; il numero di questi è sceso sino al 2013 mentre si è incrementato decisamente negli ultimi anni. La spesa relativa agli incarichi, che era in costante diminuzione nel 2010, nel 2014 registra un notevole incremento, per restare poi costante negli anni successivi (da 468 milioni nel 2013 a 559 milioni nel 2016).

Si deve aggiungere anche un'altra voce relativa agli incarichi per prestazioni professionali (spesa che si aggira intorno ai 500 milioni di euro l'anno).

Dal 2008, anno in cui si registrano gli effetti degli ultimi rinnovi contrattuali, è evidente la generalizzata riduzione del costo del lavoro. La spesa per le retribuzioni a decorrere dal 2010 diminuisce sia a causa della riduzione del personale, sia per gli effetti delle manovre di contenimento della spesa pubblica aventi ad oggetto il pubblico impiego. Il calo costante degli occupati nelle Pa si è tradotto in una graduale riduzione della quota del pubblico impiego sul totale della forza lavoro, a partire dal 2008. Il numero dei dipendenti pubblici sul totale degli occupati è passato da 15.6% del 2008 al 14.7% del 2016.

"Si parla sempre dell’aumento della spesa pubblica e si fa confusione associandola ai dipendenti pubblici - afferma il segretario generale Codirp e Flepar Inail, Tiziana Cignarelli. "I dati della ragioneria generale dello stato hanno registrato un’emorragia di 210mila dipendenti pubblici, il 6,1% in meno. Eppure la spesa pubblica continua a crescere. Ciò significa che l’aumento della spesa é dovuto a prestazioni di lavoro non dipendente, convenzioni, rapporti di collaborazione, appalti, esternalizzazioni che, oltre a comportare aumento della spesa non sembra abbiano portato affatto ad un miglioramento dei servizi. Anche del tema del conflitto di interessi si parlerà a Napoli con dinamiche ampiamente partecipate, possibilità di interventi dai presenti in sala, da chi dall’esterno potrà seguire il dibattito ponendo domande e commenti via social, whatsapp, oltre che nei modi tradizionali. La trasparenza parte dalle modalità della discussione". E per contrastare la corruzione, bisogna per Flepar, bisogna investire in tecnologia e formazione, coinvolgendo sempre più i cittadini. Il digitale è un alleato e un investimento".

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