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Economia
Decreto dignità, Di Maio: "Stasera in Cdm". Ecco la bozza

"Il preconsiglio è oggi, ma ci deve essere il Consiglio dei ministri stasera anche perché non dobbiamo affrontare solo il decreto Dignità. Ci sono altri provvedimenti che dobbiamo portare il prima possibile". Ad affermarlo è il ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Luigi Di Maio, al termine dell'incontro al dicastero di via Veneto. 

Pacchetto fisco 'light' con ritocchi al redditometro, slittamento della scadenza dello spesometro al 28 febbraio (dal 30 settembre) e stop allo split payment solo per i professionisti. Questa la bozza del decreto dignita', che l'ANSA ha potuto visionare, ora al vaglio dei tecnici al preconsiglio dei ministri prima di arrivare sul tavolo del governo.

STOP PUBBLICITÀ GIOCHI, LA NUOVA BOZZA DEL DECRETO DIGNITÀ: "SALVI" I CONTRATTI IN VIGORE E LA LOTTERIA ITALIA

Il divieto totale di pubblicità del gioco non si applicherà ai contratti pubblicitari attualmente in vigore. È quanto si legge nell’ultima bozza del Decreto Dignità che Agipronews ha potuto visionare. «Ai contratti di pubblicità in corso di esecuzione alla data di entrata in vigore del presente decreto resta applicabile la normativa vigente anteriormente alla medesima data», si legge nel testo del decreto che questa sera dovrebbe approdare sul tavolo del Consiglio dei Ministri. Inoltre, «sono escluse dal divieto le lotterie nazionali a estrazione differita (la Lotteria Italia, ndr) e i loghi sul gioco sicuro e responsabile dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli». Sarà invece l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) a occuparsi della «contestazione e dell’irrogazione delle sanzioni». La bozza del decreto prevede il divieto di «qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro, comunque effettuata e su qualunque mezzo, incluse le manifestazioni sportive, culturali o artistiche, le trasmissioni televisive o radiofoniche, la stampa quotidiana e periodica, le pubblicazioni in genere, le affissioni ed internet». Dal 1° gennaio 2019, il divieto si applicherà «anche alle sponsorizzazioni di eventi, attività, manifestazioni programmi, prodotti o servizi e a tutte le altre forme di comunicazione di contenuto promozionale». La violazione delle norme sul divieto di pubblicità del gioco «comporta a carico del committente, del proprietario del mezzo o del sito di diffusione o di destinazione e dell’organizzatore della manifestazione, evento o attività, l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria commisurata nella misura del 5% del valore della sponsorizzazione o della pubblicità e in ogni caso non inferiore, per ogni violazione, ad un importo minimo di 50mila euro». I proventi delle sanzioni saranno «destinati al fondo per il contrasto al gioco d’azzardo patologico».

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