Urge un vaccino per chi paga gli F24. Il mondo della libera professione, dell’impresa, del fitness, dei servizi alla persona, e di tutto il terzo settore, è sull’orlo del collasso. Addirittura Confcommercio attiva lo sportello gratuito “Imprenditore, Ti ascolto”, con psicologi e psicoterapeuti a supporto dei commercianti colpiti (mentalmente ed emotivamente) dalle chiusure anticipate e dalle restrizioni.
Un tempo povertà, depressione da lavoro, e i disagi d’autostima che ne derivavano, erano triste appannaggio di chi un impiego non l’aveva o, di chi era sottopagato e sottovalutato. Adesso è la Repubblica delle Partita Iva a cadere sotto i colpi di una Pandemia sanitaria mal gestita e mal profilata dal punto di vista comunicativo – che mette a repentaglio la sopravvivenza di questa ossatura imprescindibile dell’intero sistema Paese.
Sissignori, l’Italia da sola conta il 15% di tutte le P.IVA dell’Unione Europea, ben 4,6 milioni di cittadini (più della Germania tanto per fare un esempio). Una persona su sette è autonoma (14%). È dal 2014 che lo Stivale detiene il primato Eurostat.
Senza dimenticare che questi eroi danno lavoro a oltre 15 milioni di persone. Il settore pubblico, quello più tutelato e meno incline alla “rissa da restrizioni”, vanta un più esiguo esercito di 3,3 milioni di garantiti, i quali però se la ruota economica dovesse andare in crash, a lungo andare potrebbero vacillare nella certezza data dal “27 del mese”.
Un’ecatombe che non risparmia nessuno. Un Titanic che affonda indistintamente tutte le classi sociali, chi prima, chi dopo. Ecco perché serve uno scatto di responsabilità, d’assunzione di consapevolezza: “Siamo tutti sulla stessa barca”.
Solo una Nazione unita può fare la voce grossa per tutelare interessi collettivi, superando l’italico egoismo che ci porta a non guardare oltre il nostro naso, stringendo lo sguardo all’orticello. Riprendendo una massima di Winston Churchill:
“Se due persone fumano sotto il cartello ‘divieto di fumare’ gli fai la multa, se venti persone fumano sotto il cartello ‘divieto di fumare’ chiedi loro di spostarsi, se duecento persone fumano sotto il cartello ‘divieto di fumare’ togli il cartello.”
Commenti