Draghi chiede tempo, ad ottobre deciderà sul Qe
L'inflazione dell'Eurozona continua a mostrare segnali di debolezza e quindi serve ancora l'accomodamento monetario della Banca centrale europea. Detto questo pero' la ripresa sta guadagnando trazione e quindi ottobre potrebbe essere il momento giusto per annunciare i dettagli di massima del tapering.
"Il rischio di deflazione e' scomparso, ma l'inflazione sottostante resta debole e quella headline rallentera' da qui a fine anno, per poi riprendere il movimento al rialzo. Siamo piu' fiduciosi del fatto che" l'indice dei prezzi al consumo "tornera' verso il target, ma serve ancora una grado significativo di stimoli monetario", ha affermato il presidente della Bce, Mario Draghi, di fronte al Comitato per gli affari economici e monetari del Parlamento europeo, ricordando che "restano incertezze" tra cui "la recente volatilita' sul tasso di cambio, fattore importante per la stabilita' dei prezzi ma non un target di politica monetaria".
Detto questo pero' "la ripresa dell'Eurozona ha accelerato ed e' piu' diffusa grazie alla nostra politica monetaria. E' solida ed ampia, migliore di quanto inizialmente previsto. Siamo a diciassette trimestri consecutivi di crescita e le ultime evidenze dimostrano che l'accelerazione proseguira'", ha aggiunto il numero uno dell'Istituto di Francoforte, spiegando che "ci sono segni di un miglioramento notevole nel mercato del lavoro". Per Draghi infine "il motore interno" dell'Eurozona "rende piu' robusta la nostra ripresa.
I rischi ora sono piu' bilanciati", anche se restano quelli al ribasso tra cui la geopolitica. La Bce "non ha ancora preso alcuna decisione" sulla ricalibrazione della politica monetaria. Comunque sia, "come ho gia' affermato molto probabilmente gran parte delle decisioni dovrebbero essere prese nella riunione di ottobre", ha concluso il numero uno della Bce.