Petrolio verso quota 20 dollari al barile. "Panic selling"
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Il continuo calo del prezzo del petrolio spaventa tutto il mondo. E in molti si chiedono quanto possa scendere ancora l'oro nero. Secondo un'analisi dello Usa Today, che ha interpellato i maggiori esperti di Wall Street, con l'Iran che è tornato ad essere un player completo sui mercati petroliferi mondiali, il prezzo impensabile fino a pochi mesi fa di 20 dollari al barile è ora una concreta possibilità.
Il ministro petrolifero iraniano ha affermato che Teheran intende aumentare la produzione di petrolio fino a 500.000 barili al giorno ora che le sanzioni sono state tolte. Ma l'obiettivo dell'Iran nei prossimi mesi è arrivare a una produzione di 2 milioni di barili al giorno.
Tutto ciò contribuisce a deprimere ulteriormente il prezzo del petrolio, tanto più che l'Arabia Saudita ha rifiutato di tagliare i suoi livelli di produzione.
"Il risultato potrebbe portare a prezzi del petrolio nel medio periodo a 20 dollari barile con occasionali attacchi di panic selling", ha spiegato Tom Kloza, capo analista globale di Information Service Oil.
"Stiamo andando a sondare nuovi minimi", ha aggiunto Kloza.
Anche se l'Iran era sotto il regime delle sanzioni, è stato comunque in grado di vendere quantità limitate di petrolio ad alcuni selezionati paesi - Cina, India e poche altre nazioni asiatiche. Non solo, l'Iran è in grado di produrre petrolio a bassi "costi di sollevamento" complessivi rispetto a molte altre nazioni, non più di 10 dollari al barile. E quindi anche quando i prezzi del petrolio sono molto bassi, come ora, l'Iran è uno dei paesi che possono ancora avere guadagni.