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Economia
Edison esamina il Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2019

Edison chiude i 9 mesi con ricavi a 6 mld ed EBITDA a 456 mln (+35%) grazie alla performance della generazione elettrica. La crescita a 134 milioni di euro (+45,7% da 92 mln di euro nello stesso periodo del 2018). Il debito finanziario netto è di 779 mlndi euro da 416 mln al 31 dicembre 2018.

Il Consiglio di Amministrazione di Edison, riunitosi ieri, ha esaminato il Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2019, che si è chiuso con una forte crescita del Margine Operativo Lordo (+35,3% a 456 milioni di euro rispetto ai 337 milioni di euro del 2018), grazie al contributo dei settori della generazione elettrica, in particolare rinnovabile, e del gas.

Alla luce dell’accordo per la dismissione delle attività E&P i risultati relativi al business Exploration & Production sono stati considerati come Discontinued Operations (attività in dismissione) e pertanto non hanno contribuito ai ricavi di vendita e al margine operativo lordo.

La buona performance operativa ha portato a un risultato netto da Continuing Operations positivo per 134 milioni di euro (+45,7% rispetto ai 92 milioni di euro dello stesso periodo del 2018). Il risultato netto del Gruppo è di -386 milioni di euro a seguito delle svalutazioni legate all’accordo per la cessione dell’E&P.

L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2019 si attesta a 779 milioni di euro da 416 milioni di euro al 31 dicembre 2018, per effetto dell’applicazione da gennaio 2019 del nuovo principio contabile IFRS 162 e, soprattutto, dell’acquisizione che ha portato nel perimetro della società 293 MW di capacità rinnovabile. Con questo investimento Edison diventa il secondo operatore nel settore eolico in Italia e pone le basi per lo sviluppo nella generazione fotovoltaica. 

Andamento della gestione del Gruppo al 30 settembre 2019 

Nei primi nove mesi del 2019, la domanda italiana di energia elettrica è rimasta sostanzialmente stabile a 241,9 TWh da 242,3 TWh dello stesso periodo del 2018. La richiesta è stata soddisfatta da una maggior produzione termoelettrica (+4,7% a 141,5 TWh) e rinnovabile (+9,1% a 39,4 TWh), che ha compensato il calo delle importazioni (-17,7% a 27,9 TWh) e della generazione idroelettrica (-10.5% a 34,8 TWh) per la minor idraulicità dei primi mesi dell’anno. In un quadro di domanda pressoché invariata, il PUN (Prezzo unico nazionale) si è attestato su un valore medio di 53,8 euro per MWh in flessione dell’8,7% rispetto allo stesso periodo del 2018, in conseguenza di minori costi di produzione termoelettrica, per via del ribasso dei prezzi del gas, e di minori criticità sul mercato europeo. 

Dinamica opposta per i consumi di gas, che crescono del 5% a 53,9 miliardi di metri cubi rispetto ai primi nove mesi del 2018. A sostenere la domanda l’incremento significativo della produzione termoelettrica sopra evidenziata, che ha fatto aumentare i consumi di gas a 19,6 miliardi di metri cubi (+15,2%). In lieve contrazione la domanda per uso industriale (-0,7% a 13,2 miliardi di metri cubi) e per uso residenziale (-0,3% a 19,5 miliardi di metri cubi di gas). Sul fronte prezzi, durante i primi nove mesi dell’anno il gas spot si è attestato su un valore medio di 17,5 centesimi per metro cubo con una flessione del 30% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.  Le ragioni del ribasso sono dovute all’effetto di temperature non particolarmente rigide nel corso dell’inverno e soprattutto al massiccio arrivo di gas naturale liquefatto (GNL) in Europa, favorito dall’ampliamento dell’offerta globale da parte dei principali Paesi esportatori e dall’indebolimento del mercato asiatico.

In questo scenario Edison ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con ricavi di vendita a 6.092 milioni di euro da 6.205 milioni di euro del medesimo periodo del 2018. I ricavi della Filiera Energia Elettrica sono cresciuti del 12,2% a 3.077 milioni di euro da 2.742 milioni di euro, grazie all’aumento dei prezzi medi di vendita. Ai risultati della Filiera Elettrica contribuisce positivamente anche la Divisione Servizi Energetici e Ambientali, che nei primi 9 mesi del 2019 registra un incremento dei ricavi di vendita del 20,1% a 365 milioni di euro, in prevalenza grazie all’ampliamento delle attività nel segmento della pubblica amministrazione. In diminuzione i ricavi delle attività di compravendita del gas che nei primi nove mesi si sono attestate a 3.665 milioni di euro rispetto a 3.957 milioni di euro (-7,4%), principalmente a causa dello scenario prezzi. 

Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) ha registrato un deciso incremento del 35,3% a 456 milioni di euro da 337 milioni di euro dei primi nove mesi del 2018. In particolare, il Margine Operativo Lordo della Filiera Energia Elettrica è aumentato del 20,6% a 305 milioni di euro rispetto ai 253 milioni di euro nello stesso periodo del 2018 beneficiando dell’acquisizione di EDF EN Italia (consolidata dall’1 luglio 2019) che, unitamente all’entrata in esercizio di nuovi campi eolici, ha determinato un aumento della produzione del 53%. Al risultato della filiera ha contribuito anche la buona marginalità della generazione termoelettrica e idroelettrica. Il Margine Operativo Lordo delle Attività Gas, che include il risultato delle attività regolate, è in crescita del 40% a 225 milioni di euro da 161 milioni di euro nello stesso periodo del 2018, su cui avevano inciso eventi climatici avversi con ricadute negative sull’attività di compravendita del gas. A spingere il margine del 2019 è stato inoltre lo sfruttamento delle flessibilità dei contratti di importazione del gas tramite gasdotto. 

Il Risultato Operativo (EBIT) è aumentato significativamente a 202 milioni di euro (+50,7%) da 134 milioni di euro, in conseguenza delle dinamiche sopra descritte. Sul risultato hanno inciso maggiori ammortamenti (235 milioni di euro rispetto ai 192 milioni di euro dei nove mesi del 2018) originati dagli investimenti nella generazione rinnovabile e nell’efficienza energetica nonché dall’applicazione da gennaio 2019 del nuovo principio contabile IFRS164, la variazione netta di fair value (negativa per 3 milioni nel periodo) e altri oneri correlati alle Attività non-Energy per 16 milioni di euro.

Il Risultato prima delle imposte è salito a 182 milioni di euro dai 137 milioni di euro nei primi nove mesi del 2018. Sul risultato hanno pesato oneri finanziari netti per 23 milioni di euro.

Edison ha chiuso i primi nove mesi del 2019 con un risultato netto negativo di 386 milioni di euro rispetto all’utile netto di 87 milioni di euro dello stesso periodo del 2018. Sul risultato incide la perdita netta per 511 milioni di euro delle attività E&P oggetto di dismissione (Discontinued Operations) su cui hanno pesato tra l’altro, effetti negativi in conseguenza delle evoluzioni intervenute nel 2019, in particolare sul piano regolamentare e in termini di andamento dello scenario di mercato del brent e del gas, nonché una quota di goodwill. Il risultato netto da Continuing Operations, ossia delle Attività Gas e Filiera Energia Elettrica su cui Edison è focalizzata, si attesta a 134 milioni di euro con una crescita del 45,7% rispetto ai 92 milioni di euro nello stesso periodo del 2018.

L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2019 è pari a 779 milioni di euro dai 416 milioni di euro al 31 dicembre 2018, in conseguenza dell’applicazione dall’1 gennaio 2019 del principio contabile IFRS 166 e dell’effetto dell’acquisizione di EDF EN Italia, con cui Edison dà seguito al suo piano di sviluppo nelle rinnovabili.

Edison: Previsioni 

Edison conferma le stime di EBITDA per l’intero 2019 in un intervallo compreso tra 550 e 600 milioni di euro. 

Principali fatti avvenuti durante i primi 9 mesi del 2019

5 marzo 2019 – Edison e Ansaldo Energia hanno firmato un contratto per un nuovo ciclo combinato a gas di ultima generazione, che renderà l’impianto termoelettrico di Marghera Levante (VE) il più efficiente d’Europa. L’investimento complessivo è di oltre 300 milioni di euro e sarà destinato anche alla realizzazione dell’isola di potenza, che comprende la turbina a gas ad alta efficienza GT36 sviluppata dalla società genovese. La nuova turbina alimenterà il ciclo combinato di Marghera, che avrà una potenza elettrica complessiva di 780 MW e un rendimento energetico pari al 63%, il più alto reso disponibile oggi dalla tecnologia. La nuova centrale consentirà un abbattimento delle emissioni specifiche di CO2 del 40% rispetto alla media dell’attuale parco termoelettrico italiano e di quelle di ossidi di azoto (NOX) di oltre il 70%. I lavori avranno una durata di 3 anni e impiegheranno circa 600 persone, oltre all’indotto. Una volta ultimato, l’impianto di Marghera Levante impiegherà 31 persone, permettendo di confermare gli attuali livelli occupazionali della centrale.

17 aprile 2019 - Edison Energia e EnviTec Biogas hanno siglato un accordo per lo sviluppo della filiera del biometano e del bioGNL per rendere sostenibile il settore dei trasporti. In base all’accordo, le due società̀ si impegnano a promuovere sul mercato italiano una soluzione di filiera integrata per la produzione di biometano e bioGNL, che sono fonti energetiche rinnovabili derivanti da materie prime (sostanze organiche di natura vegetale o animale) la cui combustione non comporta un aggravio del bilancio di emissioni di CO2 in atmosfera. L’accordo faciliterà̀ la realizzazione di impianti di produzione di biometano e bioGNL da parte di imprenditori - prevalentemente del settore agricolo che potranno usare gli scarti della loro lavorazione, ma non solo - con garanzie di redditività̀ dell'investimento. Da un lato, Envitec garantisce la realizzazione dell'impianto su misura e le performance produttive, dall’altro Edison Energia si propone quale acquirente. Edison Energia è inoltre pronta a investire direttamente o in partnership, per la realizzazione di stazioni di rifornimento di metano liquido (GNL) e compresso attraverso le quali distribuire il carburante così prodotto.

13 maggio 2019 – Edison Exploration & Production (quota del 40%) ed Eni (operatore con il 60% delle quote) hanno avviato le attività di sviluppo delle riserve gas nella concessione G.C1.AG, nell’offshore Ibleo. Il campo produrrà circa 1,5 miliardi di metri cubi di gas naturale all’anno contribuendo al soddisfacimento della domanda nazionale, con un investimento complessivo di circa 700 milioni di euro e utilizzerà una quota importante di risorse locali valorizzando le competenze sviluppate nel settore. La prima produzione è attesa nel quarto trimestre del 2021.

16 maggio 2019 – Edison si rafforza nel teleriscaldamento da fonti rinnovabili in Piemonte e acquisisce le società A.En.B. e la sua controllata 100% A.En.W, che producono e distribuiscono energia termica al Comune di Busca, in provincia di Cuneo. Il Gruppo ha acquisito anche Vernante Nuova Energia, società proprietaria di una centrale che produce e distribuisce calore prodotto da fonti rinnovabili tramite una rete di teleriscaldamento al servizio di Borgo San Giuseppe, sempre in provincia di Cuneo. 

19 giugno 2019 – Il Consiglio di Amministrazione di Edison nomina, con effetto 1 luglio 2019, Nicola Monti quale amministratore delegato della società e Marc Benayoun presidente

Il Consiglio di Amministrazione di Edison approva, inoltre, un’articolata operazione industriale che prevede, quale prima fase, l’acquisizione da parte di Edison di 265 MW di capacità eolica (includendo il 50% della capacità facente capo alla partecipazione Greentech per la quale è stato successivamente esercitato il diritto di covendita) e 77 MW di potenza fotovoltaica da EDF Renouvelables SA (“EDFR”). Il closing dell’operazione è avvenuto il 17 luglio 2019 a seguito dell’accettazione, in data 28 giugno 2019, da parte di EDFR della proposta contrattuale di Edison. Entrambe le società sono controllate da EDF e, quindi, risultano parti tra loro correlate. 

Grazie a questa operazione, Edison diventa il secondo operatore eolico in Italia e pone le basi per uno sviluppo significativo nel fotovoltaico, in collaborazione con EDFR. Con questa operazione, Edison prosegue il percorso di consolidamento nelle rinnovabili che prevede sia uno sviluppo organico che una crescita esterna. 

Il corrispettivo pagato per l’acquisizione di EDF EN Italia è di 172,3 milioni di euro, fatti salvi gli aggiustamenti contrattuali previsti. L’operazione nel suo complesso permetterà a Edison di consolidare circa 70 milioni di euro di EBITDA addizionale all’anno a fronte di un incremento della posizione finanziaria netta (PFN) di circa 431 milioni di euro, senza pregiudicare la solidità̀ finanziaria né limitare la possibilità di cogliere eventuali nuove opportunità di investimento.

4 luglio 2019 – Edison annuncia la firma dell’accordo con Energean Oil and Gas per la vendita del 100% di Edison Exploration and Production (E&P) e delle sue partecipazioni nel settore esplorazione e produzione di idrocarburi (olio e gas naturale), approvata dal Consiglio di Amministrazione il 3 luglio 2019.

Il prezzo dell’operazione è stato determinato sulla base di un enterprise value pari a 750 milioni USD, ed è previsto un corrispettivo aggiuntivo di 100 milioni USD all’avvio della produzione del giacimento di gas di Cassiopea in Italia. Inoltre, Edison avrà diritto a royalties associate a ulteriori potenziali sviluppi in Egitto che porterebbero il valore aggregato vicino a 1 miliardo di USD. L’operazione include anche il trasferimento all’acquirente dei futuri obblighi di decommissioning (fondo del valore di circa 600 milioni di euro).

Il personale coinvolto nell’operazione ammonta complessivamente a 282 persone alla data del 30 giugno 2019. Edison Exploration & Production si avvale anche dello staff della operating company egiziana Abu Qir Petroleum (AQP). Nei confronti del personale acquisito Energean Oil and Gas è impegnata ad assicurare particolari condizioni di tutela, tenuto conto delle specifiche condizioni normative che regolano il rapporto di lavoro e le prassi di mercato esistenti nei diversi Paesi.

Il closing dell’operazione con Energean Oil and Gas è previsto entro la fine del 2019 ed è soggetto alle approvazioni necessarie per questo tipo di operazioni, tra cui quella del Ministero dello Sviluppo Economico.

18 luglio 2019 – Edison rileva dal Gruppo Home Serve il 49% di Assistenza Casa che ancora non possedeva, raggiungendo così la totalità del capitale. Attraverso questa operazione Edison porta a termine il processo avviato nel 2017 con l’acquisto del 51% del capitale della società che offre servizi di assistenza agli impianti domestici, ai condomini e alle piccole aziende, rafforzando la sua presenza nel segmento retail.

19 settembre 2019 - Moody’s alza l’outlook di Edison a positivo da stabile e conferma il rating Baa3. Il miglioramento dell’outlook a positivo, spiega Moody’s, riflette l’aspettativa di un rafforzamento del profilo di business di Edison alla luce della cessione delle attività di E&P, il cui perfezionamento è atteso a fine 2019, e dell’acquisizione degli impianti rinnovabili di EDF EN Italia. 

Principali fatti avvenuti dopo il 30 settembre 2019

16 ottobre 2019 - Edison, attraverso IGI-POSEIDON – joint venture paritetica con la società greca DEPA SA -, firma gli accordi per l'avvio delle attività di costruzione di IGB, gasdotto di interconnessione tra Grecia-Bulgaria. Il progetto IGB, che è sviluppato da ICGB AD - joint venture paritetica tra IGI Poseidon SA e Bulgarian Energy Holding (BEH) –, è parte, con i progetti Poseidon ed Eastmed, di un sistema di infrastrutture promosso da IGI Poseidon che contribuisce all’ampliamento del Corridoio Sud del gas e alla diversificazione di rotte e di fonti di gas verso l’Europa a sostegno degli obiettivi di sicurezza energetica, competitività e sostenibilità dell’Unione Europea. Nell’occasione, sono stati firmati anche gli accordi con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) per 110 milioni di euro che, con i contributi europei per 84 milioni di euro e con gli apporti di capitale sociale degli azionisti, assicurano le risorse finanziarie per la realizzazione del progetto.

 

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