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Economia
Effetto Conte a Piazza Affari: +1,94%. Spread ancora in calo a 172 punti

Prosegue l'effetto "Conte-bis" a Piazza Affari (+1,94%). La Borsa di Milano, che gia' nelle sedute precedenti era salita piu' di tutti gli altri listini europei, e' arrivata a guadagnare quasi il 2% dopo che Giuseppe Conte ha accettato con riserva l'incarico per formare un nuovo Governo targato Pd-Movimento 5 Stelle. E' stata la migliore in Europa, facendo meglio delle altre piazze (Parigi +1,52%, Francoforte +1,15%, Madrid +0,6% circa e Londra +0,98%), comunque incoraggiate dai segnali distensivi arrivati dalla Cina sui colloqui con Washington sul commercio. A Piazza affari gli investitori hanno apprezzato il fatto che appare scongiurato il rischio di elezioni anticipate e si sono concentrati sulla riduzione del rischio Paese grazie alla nascita di un governo che si preannuncia filo-europeo. Questo si e' riflesso anche sui titoli di Stato italiani: sono proseguiti infatti gli acquisti, in un contesto di tassi in ribasso in tutta Europa, con lo spread BTp/Bund in calo a 172 punti base, dai 175 di ieri e a livelli che non si vedevano da maggio 2018, poco prima dell'insediamento del Governo Lega-5 Stelle, a inizio giugno 2018 (durante la seduta era sceso anche a 165). Il rendimento decennale ha aggiornato il minimo storico intraday allo 0,96% e a chiuso a 1,02%, dopo essere sceso ieri per la prima volta sotto l'1%. Valore piu' basso di sempre anche per i BTp decennali assegnati in asta con una buona domanda e tassi allo 0,96%. Sul Ftse Mib hanno accelerato le banche, gli industriali e tutte le azioni a vario titoli influenzate dalle questioni politiche. La migliore e' stata Cnh Industrial (+5,18%), in attesa della presentazione del piano industriale, la settimana prossima, seguita da Poste Italiane (+4,7%) e Leonardo (+4,29%). Telecom (+2,54%) e' sostenuta dal buon andamento del settore, sulla scia del semestre positivo della francese Bouygues Telecom (+6,5% a Parigi). Deboli Pirelli (-2,19%) e Tenaris (-0,65%). Sul fronte valutario l'euro perde leggermente quota e passa di mano 1,1058 dollari (1,108 all'avvio, 1,107 ieri) e vale 117,757 yen (117,52 in apertura e 117,32 ieri), mentre il dollaro-yen e' pari a 106,481. Petrolio in rialzo, proseguendo sulla via imboccata ieri (+1,47% i future del Wti a ottobre, +0,50% i pari scadenza del Brent).

ra i titoli del Ftse Mib hanno premuto sull'acceleratore gli industriali, trainati da Leonardo (+4,29%) al suo secondo giorno di forti rialzi, anche grazie alla valutazione positiva di Morgan Stanley, che ieri ha inserito la banca d'affari tra le "top pick", le scelte preferite, nel settore aerospazio e difesa. A passo rapido anche Prysmian (+4,61%), premiata dagli analisti di Goldman Sachs che ha promosso il titolo a buy da neutral con un prezzo obiettivo a 22,5 euro da 17,5. In generale brillanti le banche che, sostenute dal calo dello spread, hanno guadagnato piu' del 2% (Banco Bpm +3,05%, Unicredit +2,89%, Mediobanca +2,07%, Intesa Sanpaolo +2,28%, Ubi Banca +2,14%). Sotto i riflettori ancora il settore auto, da un lato per il discorso dazi Usa-Cina, dall'altro per la partnership tra Toyota e Suzuki (hanno annunciato ieri uno scambio di azioni e una collaborazione nell'hi-tech), che secondo gli osservatori potra' aprire una nuova era di consolidamento nell'industria dell'auto giapponese e, piu' in generale, riaprire i giochi nel settore. Oggi comunque i titoli del comparto si sono mossi in modo limitato, con Fca (+0,89%) e Ferrari (+0,74%) poco brillanti. Dopo l'avvio piatto, ha accelerato Atlantia (+2,11%), anche se secondo la stampa un elemento di confronto ancora aperto fra M5S e Partito Democratico sarebbe la concessione di Aspi. Fuori dal listino principale, tra le migliori Banca Mps (+13,14%), che si e' mossa in scia agli altri bancari, e si e' attestata in calo Mediaset (-1,39%). Oggi che il giudice del tribunale di Milano si e' riservata di decidere sulla richiesta di Vivendi di poter esercitare il diritto di voto all'assemblea straordinaria di Mediaset del 4 settembre prossimo. L'udienza era e' stata fissata nell'ambito della procedura di urgenza chiesta da Vivendi per vedersi riconosciuto il diritto di votare all'assemblea straordinaria di Mediaset, convocata per il 4 settembre prossimo.

In Europa gli acquisti hanno interessato sostanzialmente tutti i settori, con banche (+1,22% l'Euro Stoxx 600), industriali (1,85%) e comparto chimico (+1,73%) a registrare i rialzi maggiori. Auto in stand-by, in assenza di notizie catalizzanti sul fronte dei dazi, con il braccio di ferro tra Stati Uniti e Cina sempre attuale, ma passato per oggi in secondo piano. Tra i titoli del comparto, da segnalare il modesto rialzo di Continental (+0,6% a Parigi), dopo che Moody's ha abbassato l'outlook del produttore di pneumatici da "stabile" a "negativo", confermando il rating "Baa1". Positivo l'andamento del comparto delle telecomunicazioni (+1,18%), dopo la semestrale della francese Bouygues Telecom (+6,75%): ha chiuso i sei mesi a giugno con un utile netto di 150 milioni, in rialzo del 5,6%, con ricavi in aumento del 13,7% a 2,9 miliardi. Sempre a Parigi, crescita del 3,09% per Pernod Ricard, dopo che il gigante degli alcolici ha archiviato l'esercizio con ricavi oltre 9 miliardi (+5%) e un risultato operativo in aumento del 9,5%. La societa' ha inoltre annunciato un buyback da 1 miliardo di euro e di un aumento del dividendo a 3,12 euro per azione con un payout pari al 50% sull'utile.

 

 

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