A- A+
Economia
Elezioni, rischio per la crescita. L'allarme di Confindustria sul voto

"Le prossime elezioni politiche si presentano come un test molto rilevante e disegnano per il Paese una biforcazione tra il proseguire lungo il cammino delle riforme o non far nulla (che, in termini relativi, vuol dire arretrare), se non proprio tornare indietro".

L'allarme arriva dal Centro studi di Confindustria che sottolinea come "l'instabilità politica e le misure demagogiche prese per motivi di consenso seminano una pianta i cui frutti maturano nel medio-lungo periodo, operando attraverso l'abbassamento del potenziale di crescita, anche per la mancata approvazione di quelle riforme che, al contrario, tale potenziale elevano. Questo si applica particolarmente all'economia italiana - viene sottolineato dagli economisti di Confindustria - sia come spiegazione delle origini antiche del male di lenta crescita del Paese sia come rischio di non perseverare nella prossima legislatura lungo le linee di politica economica e di cambiamento faticosamente intraprese negli ultimi anni".

operai fabbrica ape (1)
 

Un'ombra, per il team di esperti di Viale dell'Astronomia guidati da Luca Paolazzi, sul cammino della ripresa che per ora si conferma solido. Secondo le stime del Csc il Pil italiano crescerà infatti dell'1,5% nel 2018, anzichè dell'1,3% come precedentemente atteso.

Si tratta della nuova stima dell'ufficio studi che conferma la stessa crescita per l'anno in corso (+1,5%). In rallentamento invece il 2019 a +1,2%.

"L'espansione globale prosegue - ha detto il capo economista Luca Paolazzi - alla velocità più alta dal 2010 e non vediamo rischi se non una guerra con la Corea del Nord o in Medio Oriente. Una ripresa trainata da investimenti e commercio. L'Italia è pienamente agganciata a questa ripresa".

Un trend di cui secondo il Csc si sta giovando il mercato del lavoro. Nonostante resti allarmante "la questione della bassa occupazione giovanile che si trasforma in emigrazione" (nel 2016 l'uscita di giovani dal Paese è proseguita: da 61mila tra i 18 e i 39 anni, in aumento del 19,1% su anno, mentre il totale è stato di 115 mila con +12%. I laureati andati via sono stati 25 mila), "l'occupazione non è la cenerentola del recupero, anzi: è tornata sopra i livelli pre-crisi con una crescita del 4% delle unità lavorative da 2014 all'autunno 2017 a fronte del +3,8% del Pil, il che significa 900 mila posti creati dal 2014". Il tasso di disoccupazione scenderà quindi dall'11,3% al 10,9% nel 2018 e al 10,5% nel 2019.

Corre l'industria ad ottobre/ Torna a crescere la produzione industriale a ottobre. L'indice calcolato dall'Istat segna un incremento dello 0,5% su base mensile e del 3,1% su base annua

Se il Pil seguirà questi andamenti, il deficit pubblico scenderà quest'anno al 2,1% del Prodotto interno lordo e all'1,7% nel 2018. Risalilrà invece all'1,9% nel 2019. Le previsioni del centro studi di Confindustria escludono le clausole di salvaguardia per il 2019. Scenderà anche il rapporto debito/Pil al 131,6% quest'anno, al 130,5% il prossimo e a 129,6% nel 2019. "La composizione della manovra sostiene la crescita. Sarà compito della prossima legislatura accelerare sulle strade delle riforme per accrescere il potenziale di crescita e il rientro del debito pubblico", si legge nel rapporto.

 

Tags:
elezionicsc confindustriaimpatto elezioni pelprecisioni centro studi confindustria crescita





in evidenza
Madrina del "Roma Pride" e "Sinceramente' remix con Bob Sinclair

Annalisa fa doppietta

Madrina del "Roma Pride" e "Sinceramente' remix con Bob Sinclair


motori
Renault 5 E-Tech Electric in tour a Parigi per svelarsi al grande pubblico

Renault 5 E-Tech Electric in tour a Parigi per svelarsi al grande pubblico

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.