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Economia
Energia: Autorità, domanda elettrica 2016 in calo (-2,1%)

Nel 2016 rispetto all'anno precedente la domanda di Energia elettrica in Italia e' diminuita del 2,1%, attestandosi a poco piu' di 250 TWh con un calo dei consumi di elettricita' che ha riguardato sia il settore domestico (-3,5%), sia il settore non domestico (-1,7%). Sono i numeri della Relazione annuale sullo stato dei Servizi dell'Autorita' per l'Energia e il gas. L'anno e' stato caratterizzato da un intenso movimento di clienti che hanno cambiato fornitore.

Complessivamente, oltre 3,7 milioni di clienti (184 mila in piu' del 2015), il 10,1% del totale, hanno cambiato fornitore almeno una volta nel corso del 2016. In termini di volumi corrispondono a quasi il 24% dell'Energia distribuita. Il risultato e' che il 65,6% dei clienti domestici (corrispondenti al 61,4%% in termini di volumi) e' sul mercato tutelato, con il 34,4% dei clienti domestici che, quindi, hanno scelto il mercato libero. Nel 2016, si legge nella Relazione annuale, e' cresciuto ancora il numero di venditori nel mercato libero. Le imprese che hanno dichiarato all'Autorita' di svolgere l'attivita' di vendita nel mercato libero sono 542, di queste 48 hanno comunicato di essere rimaste inattive nel corso dell'anno. Il numero di venditori nel 2016 e' quindi cresciuto di 61 unita'.

Un trend di espansione continuo dal 2008. L'operatore dominante in termini di quantita' vendute dell'intero mercato elettrico italiano resta il gruppo Enel, quest'anno con una quota in risalita al 35,3% (33,4% nel 2015), sempre distanziata dal secondo gruppo, Edison, per il quale nel 2016 si e' registrata una quota in calo del 2% rispetto al 2015, fermandosi al 4,7%. Terzo il gruppo Eni con il 4,3% (all'incirca la stessa percentuale dello scorso anno). Nel 2016 il livello di concentrazione del mercato totale e' rimasto sostanzialmente invariato: i primi tre operatori (gruppi societari) coprono il 44,2% delle vendite complessive (la quota era del 44,3% nel 2015).

Nel 2016 riprende il trend di miglioramento della durata e del numero delle interruzioni, dopo gli aumenti registrati nel 2015, dovuti essenzialmente a eventi metereologici di natura eccezionale. Rispetto al 2000, anno di prima introduzione della regolazione premi/ penalita' della continuita' del servizio per le imprese di distribuzione, il miglioramento è pari al 73% per la durata delle interruzioni e pari al 51% per il numero di interruzioni lunghe (di durata superiore a tre minuti). Sul fronte indennizzi per il 2016 sono stati assegnati circa 12 milioni di euro a poco meno di 156.000 utenti in bassa tensione (in media circa 65 euro per utente) e circa 2 milioni di euro a 2.542 utenti in media tensione (in media poco meno di 900 euro per utente).

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