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Economia
Eni ricorda il fondatore Enrico Mattei

Nelle sedi romane e milanesi di Eni, l'azienda ha commemorato il fondatore Enrico Mattei.

Quello che lega oggi Eni a Mattei è più di una semplice memoria, scrive l'azienda del cane a sei zampe in una nota. 

“Il coraggio, la capacità di innovare, la visione prospettica che da lui abbiamo ereditato sono i valori che caratterizzano oggi il nostro modo di lavorare e la nostra capacità di trasformarci e rinnovarci continuamente. Mettere al centro le persone, il vero motore della nostra azienda. 

Questi elementi distintivi radicati nella nostra società, ne hanno caratterizzato la rinascita, quando nel 1945 Mattei decise di credere nel rilancio degli asset energetici dell’Agip, società destinata alla liquidazione, con l’ambizione di garantire all’Italia un'impresa energetica, fino a farne una realtà internazionale", ha detto l'Amministratore Delegato di ENI. 

"Una realtà che ha trovato la propria forza nel riconoscimento dei propri limiti. Quando avviammo le attività in Africa, circa 65 anni fa, eravamo circondati dalle grandi Majors, supportate da rapporti storici con i Paesi. E in questo contesto Mattei intuì che dovevamo fare qualcosa in più che semplicemente investire per l’export.

Dovevamo catturare tutto il potenziale domestico per aumentare lo sviluppo locale, coinvolgere maggiormente il Paese produttore, creando delle JV al 50%. Coinvolgere il Paese era l’unico modo per crescere insieme ed essere riconosciuti. Tale consapevolezza ci ha portato a rinunciare a un’ottica di sviluppo individualista, guidata da una logica di profitto di breve termine, puntando invece ad una crescita di lungo termine. 

Così facendo quella che era un’iniziale debolezza è diventata la nostra forza, la nostra cultura, la base di quello che oggi chiamiamo modello “dual flag”, della nostra scelta di contribuire allo sviluppo delle realtà in cui operiamo cercando di minimizzare le lacune socio‐economiche, investendo per massimizzare l’accesso all’energia, presupposto alla crescita economica, e per promuovere un ampio portafoglio di iniziative a favore delle comunità locali", ha aggiunto l'AD. 

"Abbiamo così affiancato alla nostra strategia di sviluppo nel core business iniziative di diversificazione delle economie locali, ossia progetti agricoli, di micro‐imprenditorialità, microcredito o progetti infrastrutturali, oltre a progetti per promuovere la salute, l’educazione e l’accesso all’acqua e all’igiene.

Mettiamo a disposizione risorse non solo economiche, ma anche in termini di competenze, know how ed esperienze. La nostra collaborazione ha sempre cercato di anticipare i bisogni locali e si è progressivamente ampliata al punto da diventare noi stessi locali. E questo spirito imprenditoriale, questa capacità di andare controcorrente, che ci porta a vedere dietro al limite delle opportunità, oggi anima tutte le nostre scelte". 

L'Ammnistratore Delgato di Eni ha fatto poi alcuni esempi dell'influenza di Enrico Mattei: "I nostri successi esplorativi, nati dalla scelta di rilanciare 10 anni fa, di fronte alla scarsità di risorse, l’esplorazione, per tornare ad alimentare la crescita della nostra società; la trasformazione dei nostri asset in Italia, non più redditivi, a cui abbiamo dato nuova vita convertendoli, come nel caso della bio-raffineria di Venezia e, a breve di Gela; lo sviluppo del business delle rinnovabili, attraverso un modello distintivo che consente di valorizzare terreni senza altra destinazione d’uso o sfruttando sinergie con i nostri asset".

"Ne è un esempio la risposta che come azienda vogliamo dare alle grandi sfide che il settore energetico ci pone davanti. L’esigenza di soddisfare una domanda energetica crescente, limitando al contempo l’incremento della temperatura al di sotto dei 2°C, per contenere il surriscaldamento globale e non creare danni irreversibili all’ambiente,ci ha portati a definire un ambizioso percorso di transizione energetica, puntando alla riduzione dell’impronta carbonica delle attività del nostro core business, sviluppando al contempo iniziative green.

A questo aggiungiamo progetti per la valorizzazione dei rifiuti e di materiali di scarto, a oggi considerati esclusivamente come un problema per il loro impatto sull’ambiente, in energia e prodotti nuovi. La nostra visione di lungo termine riflette la stessa ambizione che ha caratterizzato la strategia di Mattei nello scrivere la storia energetica del nostro Paese.

Trasformare questa visione in realtà significa, oggi, come lo fu per Mattei, far leva sulle nostre persone, sulle nostre competenze e tecnologie innovative. Oggi come in passato, alla base delle trasformazioni e dei nostri successi, riconosciamo gli stessi valori che storicamente hanno guidato l’evoluzione della nostra società, che ci hanno unito facendoci riconoscere in un unico progetto, legati da un forte spirito di appartenenza”, ha concluso l'AD. 

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