Eni/ Al via i lavori del Tap, l'oleodotto dei due mari

Al via i lavori per la realizzazione del Tap (Trans Anatolian Pipeline), l'oleodotto che collegherà la costa turca del Mar Nero con quella del Mediterraneo. La cerimonia ufficiale per la posa della prima pietra si è svolta a Ceyhan, in Turchia, alla presenza del ministro dello Sviluppo Economico, Pierluigi Bersani, e dell'amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni. Con loro anche il ministro turco dell'Energia e delle Risorse Naturali, Hilmi Guler, il presidente del gruppo Calik, Ahmet Calik e numerosi rappresentanti del settore energetico e della business community internazionale.
La cerimonia di inaugurazione dell’oleodotto Tap

L'oleodotto, che verrà realizzato con partecipazione paritetica di Eni e Calik Enerji, sarà lungo 555 chilometri e avrà una capacità di trasporto inizialmente di 1 milione di barili al giorno con la possibilità di raggiugere successivamente gli 1,5 milioni di barili al giorno. Eni e Calik prevedono di realizzare l'opera in circa 3 anni dall'inizio dei lavori. Il progetto, che potrà contare sulle sinergie con impianti turchi già esistenti, consentirà il trasporto del petrolio russo e kazako dal Mar Nero all'hub commerciale di Ceyhan sul Mediterraneo in maniera sicura ed economica. La realizzazione dell'oleodotto conferirà alla Turchia, e in particolare a Ceyhan, un ruolo di rilevanza strategica dal punto di vista del commercio petrolifero.

Il progetto, inoltre, garantirà una maggiore sicurezza nella navigazione del Bosforo e dei Dardanelli, contribuendo alla protezione dell'ambiente in un ecosistema così complesso e delicato. Attualmente, infatti, gli Stretti turchi sopportano un traffico petrolifero di circa 750 milioni di barili di greggio all'anno e si prevede che tale ammontare possa salire in un prossimo futuro a 1,2 miliardi di barili. Grazie all'oleodotto sarà possibile ridurre il traffico petrolifero del 50 per cento.

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L'amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, ha sottolineato l'importanza dell'iniziativa. "Sono particolarmente soddisfatto - ha affermato - che Eni giochi un ruolo da protagonista nella realizzazione di questa fondamentale arteria energetica che permetterà alle nostre crescenti produzioni di greggio del Caspio di raggiungere i mercati europei e mondiali".

La cerimonia di inaugurazione dell’oleodotto Tap

Inoltre Eni e il gruppo turco Calik aprono ad altri partner la Tapco, la società congiunta per la realizzazione dell'oleodotto in Turchia . L'a.d. Scaroni, ha annunciato che è in fase di formalizzazione l'ingresso del gruppo indiano Indian Oil con una quota del 12,5% che verrà girato in quote uguali da Eni e Calik. Scaroni ha poi confermato che colloqui sono in atto con altri potenziali investitori tra cui c'è la Shell. E il presidente del gruppo Calik ha annunciato che c'è interesse ad entrare nell'oleodotto Tap anche da parte del gruppo giapponese Mitsubishi.


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