Export su grazie ai Paesi extra Ue. Occupati ai livelli pre-crisi a fine 2018
Continuano i timidi segnali positivi per la congiuntura economica a gennaio. Secondo quanto ha appena comunicato l'Istat, nel primo mese dell'anno si è registrato un aumento rispetto al mese precedente per le esportazioni (+2,5%) e una flessione per le importazioni (-4,1%). L'istituto centrale di statistica precisa che la crescita congiunturale dell'export e' da ascrivere all'incremento delle vendite verso i mercati extra Ue (+5,9%).
Sempre a gennaio la crescita dell'export su base annua e' pari a +2,9% e coinvolge sia l'area extra Ue (+5,4%) sia, in misura piu' contenuta, i paesi Ue (+1,2%). La crescita dell'import (+1,7%) e' trainata dal forte incremento degli acquisti dai paesi extra Ue (+5,6%). Nel trimestre novembre 2018-gennaio 2019, rispetto al trimestre precedente, si registra una stazionarieta' per le esportazioni (0,0%) e una contenuta flessione per le importazioni (-1,1%).
Secondo quanto si legge poi nella nota trimestrale congiunta sulle tendenze dell'occupazione relativa al quarto trimestre 2018 fatta da Istat, ministero del lavoro e delle politiche sociali, Inps, Inail e Anpal, nel quarto trimestre del 2018 l'occupazione torna ai livelli pre-crisi.
Il tasso di occupazione destagionalizzato risulta pari al 58,6%, stabile in confronto al trimestre precedente a sintesi di un lieve aumento per le donne e di un calo per gli uomini. L'indicatore supera di oltre tre punti il valore minimo del terzo trimestre 2013 (55,4%) tornando ai livelli pre-crisi e sfiorando il livello massimo del secondo trimestre del 2008 (58,8%).
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