Facebook, le "Pagine Gialle" del social web. Come cambierà Messenger
Mark Zuckerberg per far crescere ricavi e profitti trasformerà Messanger nelle Pagine Gialle dei social media
Finora però mentre l’utilizzo di Messanger è cresciuto, i ricavi sono rimasti fermi a zero al contrario di quanto accaduto per i servizi di advertising all’interno del social network oltre che su Instagram (che proprio come WhatsApp non ha ricevuto particolari attenzioni nella presentazione di ieri). Anche nell’area dei servizi di pagamento, dove Messanger potrebbe dare una mano visto che è l’App più utilizzata da gestori come Paypall o American Express, le cose non sono finora andate benissimo con ricavi che dai 257 milioni di dollari toccati nel quarto trimestre 2014 sono poi calati a soli 180 milioni negli ultimi tre mesi dello scorso anno. Colpa del fatto, si è giustificato il Chief operating officer di Facebook, Sheryl Sandberg, che “siamo ancora ai primissimi stadi”.
Ma quasi tutte le altre novità di Facebook, come i servizi pensati per competere con Snapchat (con Facebook Space) o per cercare di entrare nel già affollato e competitivo settore del software per imprese (con Facebook Workplace) sembrano ancora più ai primi passi e dovranno dimostrare di poter diventare popolari prima che si possa anche solo iniziare a pensare a come monetizzarli.
Così anche se per ora Facebook resta una incredibile macchina per fare soldi, l’unico modo per tornare a far crescere, o almeno mantenere stabile, il tasso di crescita degli utili su base trimestrale sembra proprio riuscire a sfruttare quegli altri servizi, oltre a quelli “core”, che hanno dimostrato di essere apprezzati dagli utenti a partire da Messanger. Tanto più se, come è parso, non si vuole far crescere WhatsApp (e Instagram) al punto da renderli piattaforme sociali potenzialmente più attraenti di Facebook stesso.
Luca Spoldi