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Economia
Fattorie Garofalo, fatturato a 100,7 milioni ed investimenti su del 50%

Continua e si consolida il processo di crescita di Fattorie Garofalo. Il fatturato lordo 2019 del gruppo casertano si chiude a quota 100,7 milioni di euro, registrando una crescita del 10,65% sull’anno precedente. Nel 2018, con 91 milioni di euro, il fatturato era cresciuto del 10,5% sul 2017. Sono queste le cifre salienti del mondo di aziende agrozootecniche, industriali e del retail che fanno capo al gruppo con base a Capua ed impegnate nella filiera bufalina, nella trasformazione delle materie prime in Mozzarella di bufala campana Dop, carni e salumi, e nella cessione sul mercato di energia da fonti rinnovabili.

Fattorie Garofalo, evoluzione del fatturato totale lordo a livello di gruppo tra 2015 e 2019

Anni

2015

2016

2017

2018

2019

Fatturato totale lordo

59.150.000

69.900.000

82.300.000

91.000.000

100.700.000

(Dati in milioni di euro, valori storici)

Il fatturato della trasformazione e dei punti vendita, in particolare, cresce di oltre il 10% grazie al traino dell’export: il gruppo raggiunge con i propri prodotti oltre 40 Paesi, e ha teste di ponte per il retail in Gran Bretagna e Francia. Nel 2019 crescono anche gli investimenti, che si attestano a oltre 6 milioni (+50% sull’anno precedente, quando si erano attestati a 4 milioni) e si preparano ad un ulteriore balzo in avanti nel 2020 in tutti i settori di interesse del gruppo: zootecnia, retail e trasformazione. Intanto cresce l’occupazione (+10% sul 2018), che raggiunte le 384 unità medie annue.

Il gruppo  -forte oggi di numerosi punti vendita- punta nel 2020 a rilanciare gli investimenti nel retail, con la prossima apertura di due nuovi Mozzarella bar a Firenze e Pisa, dopo le aperture delle scorso anno a Parigi e Londra.

Sul piano della produzione industriale è confermata la scelta verso la diversificazione dell’offerta, volta ad intercettare nuovi segmenti di mercato ed il consolidamento dei nuovi prodotti lanciati negli scorsi anni, come la mozzarella biologica e il Dulce de Leche - latte di bufala caramellato. Ma il tema della diversificazione si declina agevolmente anche con prodotti tradizionali - come la stracciata e la burrata di bufala, il burro e la Ricotta di bufala campana Dop, prima sconosciute sui mercati esteri, e che stanno già riscuotendo un notevole successo. Ne è testimonianza il premio quale prodotto dell’anno 2020 ricevuto a fine 2019, proprio per la burrata di bufala, dai consumatori portoghesi, nel quadro di un’indagine promossa dal gruppo della grande distribuzione Sonaemc.

Il successo all’estero dei prodotti Fattorie Garofalo è nei numeri della commercializzazione dei prodotti: il 50% della Mozzarella di bufala campana Dop è ceduta sui mercati esteri; ma per un prodotto che suona nuovo alle orecchie dei consumatori oltre frontiera -come la burrata di bufala- si arriva all’80%.

“Abbiamo fino ad oggi costruito solide basi per un futuro del gruppo che sia sostenibile sotto tutti i profili: sul piano ambientale ci confermiamo quale gruppo produttore netto di energia da fonti rinnovabili e rilanciamo il nostro impegno per un’economia circolare aderente al Green New Deal, su quello sociale continuiamo ad offrire ulteriori opportunità di lavoro e di crescita professionale in un territorio considerato difficile, conseguendo anche la certificazione etica dei nostri rapporti di lavoro, sul piano della gestione economica il rapporto tra investimenti e fatturato è tale da assicurare crescita nella stabilità e continueremo a farlo nella costante ricerca di nuovi mercati esteri, guardando con fiducia verso Oriente” -afferma Raffaele Garofalo, presidente di Fattorie Garofalo. “Nel 2020 sono previsti ulteriori importanti investimenti – annuncia – per integrare maggiormente la nostra filiera, volta a suscitare una ulteriore e significativa crescita del fatturato di gruppo”.

Anche la direzione degli investimenti per il prossimo futuro è infine già tracciata: “Investiremo nell’allevamento bufalino, dove i nostri capi di razza mediterranea italiana sono tutti iscritti al Libro genealogico della specie bufalina, nella produzione di derivati del latte di bufala e nell’ampliamento della rete di retail diretto, che riteniamo strategica in quanto veicolo del marchio aziendale presso il consumatore”, aggiunge Garofalo. “La politica di diversificazione del prodotto del gruppo – conclude – intende raggiungere la piena soddisfazione del consumatore portando il messaggio che intendiamo proporre: un grande gruppo di filiera dove presto saremo in grado di dare ancora maggiori certezze di qualità e rintracciabilità”.

 

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