Fca, accordo Nissan-Renault sul Cda. Ora Parigi può ripartire con Torino
Il dialogo fra Parigi e Torino non si è mai interrotto: ora pare risolversi l'ostacolo alla ripresa concreta delle trattative. In vista dell'assemblea degli azionisti Nissan, in programma il 25 giugno, il nodo del rapporto tra Renault e la casa nipponica (ancora martedì utilizzato dal ministro francese Bruno Le Maire per mettere in stand by la trattativa con Fca) dovrebbe sciogliersi. Secondo quanto scrive infatti il Wall Street Journal che cita fonti vicine al dossier, Nissan e Renault hanno risolto la situazione di stallo sulla governance societaria del gruppo giapponese che metteva a rischio l'alleanza.
In questo modo si allenterebbero le tensioni che hanno contribuito ad affondare le trattative per la fusione tra Renault e Fiat Chrysler Automobiles. "Un accordo sulla governance - scrive oggi anche il Financial Times - è visto come vitale per l'alleanza e in prospettiva del riavvio dei colloqui con Fca".
I dirigenti della Renault vorrebbero infatti riavviare la trattativa con Fca prima che le condizioni di mercato cambino. Aspetto su cui anche a Torino visti i pessimi dati sulle immatricolazioni in Europa a maggio che in un mercato delle quattroruote che è tornato stabile ha visto Fca, trainata al ribasso dal marchio Alfa, perdere ancora quota, sono molto attenti.
Il presidente francese Emmanuel Macron che nel capitale di Renault controlla il 15% dovrebbe discutere l'alleanza tra Nissan e la casa della Losanga quando incontrerà il primo ministro giapponese Shinzo Abe la prossima settimana al G-20 di Osaka per decidere quale sarà il destino dell' alleanza franco-nipponica e, indirettamente, anche quello dell' alleanza con Fca.
Quanto alla governance, la questione è nata poichè il gruppo giapponese, nel riassetto in corso, voleva riservare un solo posto ai vertici di Renault, in particolare al presidente del gruppo francese, Senard, tenendo fuori dunque l'amministratore Thierry Bollorè che aspirava a un posto nel comitato di audit. Renault ha dunque minacciato di astenersi al momento del voto sui cambiamenti di governance in Nissan, ben sapendo di poterli cosi' contrastare efficacemente.
In base all'accordo raggiunto, scrive il WSJ, Bollorè otterrebbe un posto nel comitato audit del colosso nipponico delle quattroruote che controlla anche Mitsubishi e che da spettatore sta diventando la chiave decisiva per comprendere se e con quali caratteristiche potrà nascere il più grande conglomerato mondiale dell'auto.
Commenti