Fca, governo Usa pronto a fare causa a Marchionne sulle emissioni. Titolo ko
Il ministero di Giustizia Usa è pronto a fare causa se falliranno i negoziati sulle accuse di violazione delle normative sulle emissioni. Titolo Fca ko
Non c'è pace per Fiat-Chrysler. Dopo l'avvio della procedura Ue, il ministero di Giustizia americano è pronto a fare causa a Fiat Chrysler Automobiles (Fca) se falliranno i negoziati sulle accuse di violazione delle normative sulle emissioni per i veicoli diesel. Lo riporta il Detroit News, citando fonti vicine al dossier.
Un newsflow che ha mandato al tappeto per la seconda seduta consecutiva il titolo in Borsa. Fca ha chiuso a Piazza Affari a -3,1% (9,355 euro), in due giorni ha perso il 7,6% 'Bruciati' 1,1 miliardi di euro.
La causa potrebbe scattare già questa settimana se non si arriverà ad un'intesa sul contenzioso in corso e il rischio, per la casa automobilistica guidata da Sergio Marchionne, è di pesanti sanzioni che secondo l'Environmental Protection Agency (Epa) potrebbero ammontare fino a 4,6 miliardi di dollari. Gli Usa hanno accusato Fca di aver utilizzato software nei sistemi computerizzati per sviare i controlli sulle emissioni.
Volkswagen ha ammesso, nel 2015, di aver barato sulle emissioni grazie ad un software che entrava in funzione solo durante i test e che si disattivava durante la guida reale. Fca nega di aver barato come Volkswagen.
"Nel caso di un contenzioso legale, Fca si difenderà con vigore, soprattutto rispetto alle accuse sul fatto che la società abbia deliberatamente installato apparecchiature per falsificare i test sulle emissioni", ha dichiarato lil Lingotto in una nota. Fca "ritiene che ogni contenzioso sarebbe controproducente rispetto ai negoziati in corso con la Environmental Protection Agency e con il California Air Resources Board".
Ieri la Commissione europea aveva deciso di avviare una procedura di infrazione nei confronti dell'Italia per mancato adempimento da parte di Fca degli obblighi derivanti dalla normativa Ue sull'omologazione dei veicoli; il titolo aveva chiuso in calo del 4,6%.