Fca, il mercato vede quota 18 euro. Il miracolo di John Elkann in Borsa
Il titolo fa +25% dalle indiscrezioni della firma del memorandum con Psa. Gli analisti ora vedono quota 18 euro. Exor vola ai massimi storici
Un titolo che da quando il Wall Street Journal ha rivelato la firma imminente del memorandum of understanding fra Fiat Chrysler e Peugeot è cresciuto di quasi il 25%, ma che il mercato ora vede a quota 18 euro. Una soglia di prezzo che se venisse raggiunta consentirebbe a John Elkann, Re Mida di Exor, di portare a casa, dopo il dividendo straordinario pre-fusione di 1,6 miliardi e le quote di Comau, tesoretto presto da valorizzare, un guadagno di oltre il 53%.
Continua la corsa di Fca a Piazza Affari, nell'attesa che Carlos Tavares e Mike Manley tra tre settimane, al massimo un mese (e comunque entro Natale), varino l'operazione per dare origine alla quarta casa automobilistica al mondo. I titoli del gruppo controllato da Exor oggi segnano un progresso del 4,7%, attestandosi a 14,66 euro.
Nonostante la volata delle ultime sedute, gli analisti finanziari ritengono che se verrà effettivamente realizzata la fusione con Peugeot, le Fca abbiano ancora spazio per correre. Hsbc ritiene che le azioni Fca possano arrivare a 18,2 euro, mentre Kepler Cheuvreux ha alzato il prezzo obiettivo da 14 a 18 euro, confermando il rating buy. Ha fatto lo stesso Equita, alzando il target price da 14,5 a 17,1 euro (rating buy).
"Alziamo la valutazione sulle azioni di Fca del 18% con target di prezzo a 17,1 euro", hanno commentato gli analisti di Equita spiegando che la nuova stima tiene conto delle sinergie che deriveranno dall'integrazione con la concorrente francese. Più nel dettaglio, gli esperti hanno spiegato che il target di prezzo sopra i 17 euro tiene conto sia delle sinergie, valutate attorno a 3,7 miliardi in quattro anni, sia del dividendo straordinario che Fca distribuirà prima dell'operazione, pari a 5,5 miliardi euro.
In più, va tenuto conto anche del valore di Comau che verrà scorporata prima dell'aggregazione tra Fiat e Peugeot. Per Equita è pari a circa 500 milioni di euro. A proposito di Comau, indiscrezioni ipotizzano l'eventuale cessione. Così come per Teksid, la controllata che fornisce componenti in ferro e alluminio, da "scorporare" una volta che il perimetro della fusione con Psa sarà definito.
Oltre al riallineamento dei valori di Fca con Psa, a detta degli analisti, i titoli Fiat Chrysler si beneficiano oggi anche delle parole del segretario Usa al Commercio Usa, Wilbur Ross, che in un'intervista a Bloomberg ha fatto sapere che Washington potrebbe decidere di non imporre nuovi dazi nel corso del mese sull'importazione di vetture, a seguito dei "buoni colloqui" avuti con le case produttrici dell'Ue, Giappone e Corea.
C'è di più. La nascita del quartro gruppo mondiale delle quattroruote consentirà anche a Fca di avere le spalle più larghe per fronteggiare il costo della raccolta sul mercato. E infatti già l'agenzia di rating Dbrs Morningstar ha messo il merito di credito BBB (low) di Fiat Chrysler e di Peugeot sotto osservazione con implicazioni positive.
Insomma, lo spazio per correre c'è. E gli investitori continuano a fare incetta anche di titoli Exor, ai massimi storici (+1,6% a 70,7 euro), Cnh Industrial (+2,9%) che sfiora 10,3 euro, valore non registrato da settembre 2018 e Ferrari che sfonda quota 152 euro, soglia record dopo la pubblicazione dei conti trimestrali in cui ha rivisto al rialzo la guidance del 2019.
@andreadeugeni
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