A- A+
Economia
Fca, Marchionne: "Da riforma fiscale Usa meno oneri per 800 milioni di euro"

"Non ho bisogno più di nessuno". Dopo la chiusura di General Motors alle ripetute richieste di mettere assieme le piattaforme per generare quelle sinergie di costo che avrebbero creato il colosso mondiale dell'auto e spiazzato tutti i principali competitor, Sergio Marchionne ora delinea il futuro di Fca stand-alone.

Dal salone dell'auto di Detroit, il Ceo italo-canadese al suo ultimo anno alla guida del gruppo controllato dagli Agnelli prima di dedicarsi totalmente alla Ferrari ("la successione sarà interna e non sarà una donna"), fa il punto sul business di Fca e lascia intravedere come si muoverà in futuro il gruppo. Linee di sviluppo che a metà anno il manager metterà nero su bianco nel nuovo piano industriale triennale che sarà portato a compimento dal suo successore. 

LA BATTUTA DEL MANAGER CON IL PULLOVER/ "Se riusciamo a pagare i debiti, il primo giugno mi metto la cravatta". Con ironia, Sergio Marchionne ha fatto riferimento alla data della presentazione del piano industriale di Fiat Chrysler Automobiles, di cui e' Ceo. "Se mi vedete con la cravatta, non ho piu' debiti". La presentazione del piano - la cui data coincide con l'arrivo di Marchionne al vertice di Fiat nel 2004 - si terra' "probabilmente" a Balocco. Il top manager italo-canadese e' solito indossare maglioncino e camicia.

"Avevamo parlato di abuso di capitale, nessuno ci ha ascoltato: abbiamo intrapreso un'altra strada, decidendo di farcela da soli. Siamo alla pari degli altri: se abbiamo bisogno noi, ne hanno bisogno anche altri. Non ho bisogno di nessuno e di tutti", ha sottolineato Marchionne a proposito del futuro stand-alone di Fca, spiegando di avere predisposto il business "creando una realtà europea ed americana", area dove "ha grande fiducia nella macchina economica".

Il manager si è riferito sia al momento della congiuntura a stelle e strisce che continua a ridurre la disoccupazione, rafforzando la domanda interna del promettente mercato automobilistico sia alla riforma fiscale messa in cantiere da Donald Trump che grazie alla riduzione della corporate tax dal 35 al 21% consentirà ad Fca di liberare oneri fiscali per 800 milioni di euro. Intervento che ha permesso al Ceo di annunciare la scorsa settimana nuovi investimenti per un miliardo di dollari nell’impianto di Warren, in Michigan, per produrre la prossima generazione del Ram Heavy Duty e la distribuzione di un bonus di 2.000 dollari a circa 60.000 dipendenti negli Stati Uniti. 

Per quanto riguarda i prossimi mesi, ha spiegato Marchionne, in agenda ci sono subito la stesura delle strategie per l'Italia da completare entro giugno e "l'azzeramento del debito già nel secondo trimestre 2018, anticipando quindi la scadenza rispetto agli obiettivi. "Se riusciamo ad anticipare questo obiettivo torniamo tra i buoni', ha detto. Il tema è importante perché da questo obiettivo dipenderanno gli investimenti anche per l'Italia.

Sulla corsa del titolo Fca che a Wall Street ha battuto tutti i concorrenti, il Ceo Fca ha spiegato che "il rally è dovuto a un adeguamento della valutazione delle azioni con il raggiungimento dei target" del piano industriale al 2018. "C'è stato un grandissimo lavoro sul raggiungimento degli obiettivi presentati nel 2014 con il piano. La maggior parte delle persone che erano presenti, sono uscite dalla presentazione non credendo fosse fattibile. Non ho alcuna indicazione negativa sul 2017, confermiamo i target del 2017 e del 2018". Marchionne ha escluso che ci siano qualcuno che stia comprando a piene mani il titolo perchè magari voglia poi fare la corte a Fca: "Ci sono metodi più facili per farci la corte".

Sui dossier spin-off Marchionne ha confermato per quest'anno quello di Magneti Marelli "che andrà in consiglio" con una "quotazione probabilmente solo in Italia" e non ha escluso in futuro quello del marchio Jeep sul modello Ferrari. Marchio grazie al quale Fca punta a raddoppiare gli utili in 5 anni. Jeep, infatti, ha spiegato il manager può conquistare il 20% del mercato globale dei Suv e raggiungere 5 milioni di veicoli l'anno.

Intanto, Fila casa automobilistica ha svelato il nuovo Ram 1500 (versioni Laramie, Limited e Rebel). Michael Manley, responsabile del marchio di pickup truck dall'ottobre 2015, è salito sul palco ricordando che da quando questo marchio a se stante fu lanciato nel 2009 le vendite sono salite del 163% a 570.000 unita' nel 2017. E' "il piu' aerodinamico, cosa che aumenta l'efficienza", ha spiegato Manley elencando le caratteristiche del Ram Laramie tra cui un 10% in piu' di capacita' cargo e l'abitacolo piu' silenzioso in questa categoria di veicolo. "E' il piu' forte e il piu' intelligente" con oltre 100 caratteristiche per la sicurezza. Stando al manager, e' anche "leader in terminiti di qualita', comfort e lusso".

 

 

Tags:
fcasergio marchionnesalone auto detroit





in evidenza
World Press Photo, ecco la foto vincitrice del 2024

La “Pietà” di Gaza

World Press Photo, ecco la foto vincitrice del 2024


motori
Citroën rivoluziona il mercato con la Nuova C3 Aircross

Citroën rivoluziona il mercato con la Nuova C3 Aircross

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.