A- A+
Economia
Fca,procedura Ue contro le emissioni.Titolo ko, ma il problema sono le vendite

Bruxelles apre una procedura contro l'Italia per le emissioni nocive di gas inquinanti. Un'azione che manda al tappeto il titolo Fca a Piazza Affari. I titoli dell'azienda italo-americana hanno chiuso sul parterre milanese con una flessione del 4,59%, attestandosi a 9,65 euro. La Commissione europea ha acceso un faro per infrazione delle regole comunitarie a carico dell'Italia in merito alla compatibilità con le norme Ue del software montato sulle Fiat 500X sulle emissioni di NOx.

La decisione era nell'aria: quando si era conclusa la mediazione della Commissione fra Italia e Germania proprio sulle emissioni inquinanti delle Fiat 500X, l'esecutivo europeo aveva indicato che cio' non pregiudicava il ruolo della stessa Commissione 'come guardiana dei Trattati' proprio in riferimento al rispetto delle norme europee sul controllo delle emissioni inquinanti delle auto in relazione all'omologazione.

La responsabile dei trasporti Elzbieta Biekowska ha dichiarato che "i costruttori di automobili hanno prestato ben poca attenzione alle misurazione delle emissioni ed alcuni hanno persino infranto la legge. Lo scandalo sulle emissioni ha dimostrato che la responsabilita' di far rispettare la legge e di punire coloro che la violano non puo' essere lasciata esclusivamente ai singoli Stati membri". In base alla legislazione vigente, ricorda l'esecutivo europeo, spetta alle autorita' nazionali verificare che un tipo di automobile soddisfi tutte le norme Ue prima che le singole auto possano essere vendute sul mercato unico.

Qualora un costruttore di automobili violi gli obblighi normativi, le autorita' nazionali devono adottare misure correttive (come ordinare un richiamo) e applicare sanzioni effettive, proporzionate e dissuasive stabilite nella legislazione nazionale. La Commissione sta monitorando da vicino l'esecuzione di tali norme da parte degli Stati membri e ha gia' avviato procedure di infrazione nei confronti degli Stati membri che hanno rilasciato le omologazioni per il gruppo Volkswagen nel mercato unico per non aver applicato le sanzioni stabilite dalle loro disposizioni nazionali, nonostante l'uso di un software di manipolazione illegale da parte di tale gruppo.

Il caso Fca "si riferisce alle informazioni portate a conoscenza della Commissione, nel contesto di una richiesta da parte del ministero dei Trasporti tedesco nel settembre 2016, di mediare un disaccordo tra le autorita' tedesche e quelle italiane riguardante le emissioni di ossidi di azoto (NOx) prodotte da un tipo di veicolo omologato dall'Italia". Si tratta appunto della 500X. Nel corso della procedura di mediazione la Commissione ha esaminato i risultati delle prove delle emissioni di NOx fornite dall'autorita' di omologazione tedesca (Kraftfahrt-Bundesamt), cosi' come le ampie informazioni tecniche fornite dall'Italia sulle strategie di controllo delle emissioni adottate da Fca nel tipo di veicolo sotto analisi.

Oggi la Commissione ricorda che le norme Ue vietano l'uso di impianti di manipolazione come software, timer o finestre termiche, che conducono a un aumento delle emissioni di NOx al di fuori del ciclo di prova, a meno che essi non siano necessari per proteggere il motore da eventuali danni o avarie e per garantire un funzionamento sicuro del veicolo. Come la Commissione ha piu' volte evidenziato, questa "e' un'eccezione al divieto e come tale va interpretata in maniera restrittiva". Con la procedura avviata oggi, la Commissione chiede formalmente all'Italia di dare una risposta alle sue preoccupazioni circa " l'insufficiente giustificazione fornita dal costruttore in merito alla necessita' tecnica - e quindi alla legittimita' - dell'impianto di manipolazione usato e di chiarire se l'Italia e' venuta meno al suo obbligo di adottare misure correttive per quanto riguarda il tipo di veicolo Fca in questione e di imporre sanzioni al costruttore di automobili". La lettera di costituzione in mora e' la prima fase di una procedura di infrazione e fa parte del dialogo della Commissione con le autorita' italiane con lo scopo "di chiarire i fatti e di trovare una soluzione ai problemi individuati dalla Commissione". L'Italia ha ora due mesi a disposizione per rispondere alle argomentazioni avanzate dalla Commissione, in caso contrario la Commissione puo' decidere di inviare un parere motivato.

'La notizia è ovviamente negativa e non e' affatto scontata', hanno commentato gli analisti di Banca Akros, che tuttavia non ravvisano 'grandi rischi' per la casa auto guidata da Sergio Marchionne, come ad esempio successo negli States, anche considerando che la stessa Volkswagen non ha accusato forti costi nel Vecchio Continente legati allo scandalo sulle emissioni nocive di gas. Banca Akros ha anzi reiterato la raccomandazione di 'Buy' sui titoli di Fca.

Gli investitori, tuttavia, continuano a nutrire qualche dubbio sull'andamento del mercato auto europeo, che potrebbe rallentare il passo dopo le ottime performance degli ultimi anni. In base ai dati Acea pubblicati nei giorni scorsi e' infatti emerso che ad aprile in Europa e nei Paesi Efta (Islanda, Norvegia e Svizzera) sono state vendute 1.230.235 auto, il 6,8% in meno dello stesso mese del 2016.

Resta positivo il bilancio dei primi quattro mesi dell'anno, con le immatricolazioni salite del 4,5% sullo stesso periodo 2016. Anche Fiat Chrysler Automobiles ha decelerato vistosamente, registrando un calo delle vendite dello 0,5%. La flessione e' comunque molto piu' contenuta rispetto a quella del mercato (-6,8%), cosicche' come conseguenza il gruppo ha conquistato quote di mercato portandosi al 7,3%, in crescita dello 0,5%.

Tags:
fcaprocedura infrazione ue regole emissioni 500 fca





in evidenza
Striscia la Notizia, per la prima volta sul bancone ci sarà un "velino": chi è Gianluca Briganti

Svolta per il tg satirico di Antonio Ricci

Striscia la Notizia, per la prima volta sul bancone ci sarà un "velino": chi è Gianluca Briganti


motori
FIAT protagonista alla settimana europea della mobilità 2024

FIAT protagonista alla settimana europea della mobilità 2024

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.