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Economia
Fca, riecco i coreani di Hyundai. Rumors. Titolo ai massimi storici sopra 15€

di Andrea Deugeni
twitter11@andreadeugeni

Che Fca abbia definitivamente ingranato la marcia verso il target price stellare di 25,9 euro post-scorpori in stile Cnh e Ferrari fissato dagli analisti di Goldman Sachs? Prima le avances dei cinesi di Great Wall Motors. Poi le indiscrezioni secondo cui sono maturi i tempi per una separazione dalle attività dei componenti, a cui fanno capo Magneti Marelli (l'operazione industriale più imminente, attesa per l'inizio del 2018 e che potrebbe valere circa 5 miliardi), Comau e Teksid, e le ipotesi di uno spinoff-valorizzazione di Alfa e Maserati per formare un polo del lusso. Operazioni che servirebbero anche ad alleggerire il debito della holding Fca. Ora ritornano a fare capolino i sudcoreani di Hyundai-Kia. 

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I rumors intorno al business di Fiat-Chrysler mettono ancora le ali al titolo del Lingotto, titolo che dopo aver guadagnato da metà agosto il 55%, sfonda oggi in Borsa per la prima volta nella sua storia quota 15 euro, terminando le contrattazioni a quota 15,05 con un progresso del 3,94%.

Lo strappo al rialzo di Fca sostiene anche le quotazioni a monte della controllante Exor, la holding della famiglia Agnelli che ha in pancia il 29,2% (con il 42,4% dei diritti di voto) del gruppo automobilistico guidato da Sergio Marchionne.

A Piazza Affari, infatti, Exor ha chiuso a + 0,82%.

Da metà agosto, si è acceso un faro sulle azioni della casa italoamericana su possibili operazioni straordinarie, dalla possibile vendita di Jeep, il gioiellino di casa Chrysler tanto amato dal mercato, allo spinoff di Alfa Romeo e Maserati alla vendita di Magneti Marelli e Comau. Nel corso degli ultimi giorni la stampa sudcoreana ha riacceso le speculazioni su un possibile interesse per Fca da parte di Hyundai. 

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Secondo la stampa locale, l'offerta di Hyundai potrebbe essere arrivata subito dopo l'interesse dei costruttori cinesi e una fusione con 11,5 milioni di veicoli venduti nel 2016 renderebbe il colosso asiatico il più grande costruttore al mondo, scavalcando Toyota, Vokswagen e Nissan e consentirebbe a Hyundai di riempire le sue lacune nel segmento dei suv e truck.

Come già sottolineato per il rumor di agosto, scrivono gli analisti di una primaria Sim della city milanese, "riteniamo poco probabile ogni possibile tentativo di takeover (o acquisto di asset core quali Jeep) da parte di società non americane.

Gli Usa possono infatti fare leva sul potere di veto tramite il Comitato per gli investimenti esteri negli Usa anche in caso di assenza di problemi antitrust". 

Anche se i sudcoreani appartengono a un Paese alleato degli Usa, con cui i legami sono moltre stretti in un momento come questo in cui si sono riaccese le tensioni fra Washington e Pyongyang, difficilmente l'amministrazione Trump potrebbe accendere il disco verde a un'acquisizione da parte di un gruppo straniero di un big del mondo corporate a stelle e strisce mentre la Casa Bianca, in calo di consensi, cerca di rilanciare l'economia Usa al grido di "America First".

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L'amministratore delegato Sergio Marchionne che nel 2019 lascerà la guida del Lingotto ha inoltre dichiarato nelle scorse settimane che non ci sono reali offerte per Fca.

"Riteniamo - concludono gli analisti - che il management sia attualmente focalizzato nella separazione di Magneti Marelli, che potrebbe essere annunciata prima della fine dell'anno". I fari del mercato su Fca rimangono accesi. 

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