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Economia
Ferrari, altro che recessione. Raggiunge i target e vola in Borsa

Il cavallino rampante centra tutti gli obiettivi fissati per il 2018, raggiungendo o superando la guidance in ognuna delle metriche principali. E a festeggiare sono gli investitori. Il titolo Ferrari ha infatti chiuso la seduta di Borsa in progresso del 10,97% a 108,55 euro, nettamente in testa al Ftse Mib, dopo aver presentato conti in progresso del 46% a 787 milioni di euro per quanto riguarda l'utile netto e dello 0,1% per quanto concerne invece i ricavi, che si attestano a 3,42 miliardi di euro.

"Siamo ovviamente soddisfatti", ha affermato in apertura di conference call con gli analisti l'amministratore delegato Louis Carey Camilleri, segnalando come il gruppo abbia battuto le attese nonostante un contesto globale nel quale non mancano i rischi: dal rallentamento della Cina alle tensioni commerciali internazionali, passando per le difficoltà che sta vivendo il processo della Brexit e per la volatilità. Minacce rispetto alle quali, ha spiegato il manager, "non siamo immuni, ma notevolmente resilienti". In particolare, Camilleri ha parlato di un "libro ordini forte", spiegando che l'azienda non sta osservando "cancellazioni inusuali".

Nel 2018 le vetture consegnate dalla casa di Maranello hanno raggiunto le 9.251 unità, con un incremento di 853 unità, o del 10,2%, rispetto all'anno precedente. A trainare il risultato da un aumento del 19,6% delle vendite dei modelli a 12 cilindri (V12), guidato in particolare dalla 812 Superfast, mentre i modelli a 8 cilindri (V8) hanno a messo a segno una crescita del 7,3% grazie anche al lancio della Ferrari Portofino e alla recente introduzione della serie speciale 488 Pista. Per quanto riguarda l'anno appena iniziato, dal quale sono attesi ricavi netti per oltre 3,5 miliardi, i nuovi modelli che verranno presentati saranno ben cinque, dei 15 che il costruttore ha annunciato di voler svelare da qui al 2022.

Tra questi non ci figurerà una vettura totalmente elettrica: perché Ferrari ne produca una, ha anticipato Camilleri, bisognerà andare oltre. "Dopo il 2022 vedrete una Ferrari completamente elettrica. Non voglio dare una data, ma potete aspettarne una nel periodo che seguirà il 2022", le sue parole. Rispondendo a una domanda, il ceo ha quindi allontanato qualsiasi ipotesi di una aggegazione con Maserati, dal momento che "aggiungere un altro brand sarebbe una distrazione". Mentre ha anticipato investimenti che rifletteranno l'ambizione Ferrari di tornare a vincere in Formula 1 nel 2019.

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