Fincantieri Stx, guerra Italia-Francia. Il titolo precipita a Piazza Affari
Tra Roma e Parigi è ripartito il braccio di ferro per il controllo dei cantieri Fincantieri Stx
Braccio di ferro Italia-Francia su Stx, ma a picco va Fincantieri
Il ministro Carlo Calenda, in occasione dell'assemblea di Assolombarda aveva messo le cose in chiaro: "Tutti applaudiamo alla vittoria di Macron come possibile salva-Europa, ma le sue prime mosse sono state di difendere i cantieri Stx contro l'acquisizione da parte di Fincantieri. Non crediamo che possa essere lui a risolvere i nostri problemi", aveva sostenuto in sintesi. A pochi giorni di distanza, tutto torna e a pagare il conto è il titolo dell'azienda italiana partecipata dallo Stato che crolla in Borsa.
Tra Roma e Parigi è ripartito il braccio di ferro per il controllo dei cantieri Stx, che Fincantieri ha acquistato all'asta presentando l'unica offerta degna di aggiudicazione. Sotto la presidenza Hollande si era giunti a un accordo che avrebbe visto un nocciolo di azionisti italiani (oltre ai cantieri era scesa in campo la Fondazione Cassa di Risparmio di Trieste) alla maggioranza assoluta (66,7%) e il governo italiano ha sempre sostenuto che fosse un patto vincolante. Ma uno dei primi passi del neo presidente è stata proprio la richiesta di ridiscutere quella intesa.
Negli ultimi giorni l'Eliseo ha rilanciato chiedendo un controllo paritario al 50% di Stx, proponendo in tal caso di allargare la collaborazione anche sul lato militare della cantieristica. Lo sviluppo sarebbe importante dal punto di vista industriale per Fincantieri, ma per parte italiana non si può scappare dal fatto che all'azienda partecipata dallo Stato tricolore siano date le chiavi della governance della nuova società.
"Siamo italiani ed europei ma non possiamo accettare di essere trattati meno dei coreani", ha rivendicato stamane l'ad di Fincantieri, Giuseppe Bono, rispondendo alle domande degli analisti sulla vicenda Stx France, durante l'odierna conference call sul primo semestre. Stx era infatti stata acquisita da Fincantieri all'asta a Seul, nell'ambito della procedura fallimentare del gruppo coreano che era proprietario dei cantieri transalpini di Sant-Nazaire. "Al momento - ha aggiunto - siamo leader mondiali, abbiamo molte trattative in corso e un grande backlog. Ricordo che un cliente Stx, Msc Crorciere è anche nostro cliente".
Bono ha provato a riportare la questione sul piano dell'azienda, non delle diplomazie, rimarcando che l'acquisizione di Stx France è per Fincantieri "un obiettivo industriale e non politico". Citando brevemente le trattative e i contatti in corso sulla struttura del capitale dei cantieri francesi, Bono ha aggiunto che "abbiamo il pieno sostegno del nostro governo".
Proprio ieri, sul fronte francese, il ministro dell'economia, Bruno Le Maire, davanti alla Commissione degli affari economici del Senato, era venuto allo scoperto: "Aspettiamo la risposta del governo italiano" sulla proposta di un'azionariato diviso a metà fra Italia e Francia, ha detto ai senatori aggiungendo di sperare in una risposta positiva. In caso di esito negativo - è stata la sua conclusione - tutto si deciderà "entro la fine di questa settimana". Ma ha mostrato i muscoli dicendo che se l'Italia dovesse rifiutare, Parigi sarebbe pronta a esercitare il diritto di prelazione.
Fincantieri: in Borsa chiude in forte calo (-8,67%)
Il titolo Fincantieri chiude in Borsa in forte calo, con un tonfo dell'8,67% a 0,959 euro, dopo le tensioni tra Italia e Francia sul controllo di Stx. In corso di seduta il titolo ha toccato un minimo del 13,1% per poi recuperare parte delle perdite. Ieri la societa' ha chiuso il semestre con ricavi in crescita dell'1,3% a 2.295 milioni di euro e i risultati in linea con gli obiettivi del Piano Industriale 2016-2020.