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Economia
Fineco, UniCredit incassa 552 milioni. Impatto di 12 punti sul patrimonio

di Andrea Deugeni
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@andreadeugeni

Il 20% di Fineco piazzato sul mercato con un blitz da UniCredit frutta al gruppo di piazza Gae Aulenti 552 milioni di euro. L'istituto di credito guidato dal francese Jean Pierre Mustier ha completato infatti con successo la procedura di accelerated bookbuilding per la cessione a investitori istituzionali di un altro pacchetto (dopo quello del 10% a luglio) della banca multicanale prima controllata con oltre il 50%. Il corrispettivo dell'operazione di circa 552 milioni di euro è il risultato della vendita di circa 121,4 milioni di azioni ad un prezzo di 4,55 euro per azione (prezzo scontato del 5% rispetto all'ultimo prezzo di chiusura di Fineco preannuncio).

Quando mancano ancora due mesi alla presentazione della revisione strategica (il 13 dicembre a Londra), il Ceo di UniCredit porta a casa un aumento di circa 12 punti base del CET1 ratio (principale coefficiente patrimoniale di una banca) del gruppo, un'operazione che il mercato aveva anticipato e che arriva alla vigilia del consiglio di amministrazione mensile, in cui è probabile che il capo azienda compia un aggiornamento sulle linee del piano industriale disegnato lo scorso novembre dal predecessore Federico Ghizzoni e che si concluderà con una richiesta di capitale aggiuntivo ai soci (la forchetta, si stima, è fra i 5 e i 6 miliardi).

Si chiude dunque il cerchio su Fineco ma i dossier aperti non mancano, a partire dall'atteso aumento di capitale ma soprattutto la vendita anche dell'altro gioiellino di casa UniCredit Bank Pekao su cui c'è il forte interesse dell'assicuratore polacco Pzu.

Quanto a Fineco, il gruppo di piazza Gae Aulenti non ha ceduto dunque tutta la sua partecipazione nella banca multicanale ma continuerà a controllarla e consolidarla con una quota di circa il 35% (la cessione della quota ridurrà il contributo agli utili della capogruppo). L'offerta "permetterà a UniCredit di supportare la crescita organica del gruppo, nel contesto della revisione strategica annunciata lo scorso 11 luglio" ha spiegato ieri sera a Borsa chiusa una nota del gruppo che annunciava l'operazione. La cessione di un ulteriore 20% del capitale di Fineco comporterà, inoltre, un aumento del suo flottante. Il lock-up è fissato in un anno. Vale a dire che durante tale periodo UniCredit non potrà porre in essere nessuno atto di disposizione delle azioni di Fineco senza il previo consenso di Ubs per conto dei joint bookrunners.

Tra gli altri asset su cui Mustier e la sua squadra sono a lavoro c'è Pioneer. Sull'asset management si parla di un'offerta da 4 miliardi da parte del colosso francese del risparmio gestito Amundi. Ma in pista c'e' anche Poste con Cdp e Anima Holding (a cui secondo i rumors potrebbe aggiungersi un altro soggetto per aumentare la portata finanziaria dell'offerta della cordata). Tra gli impegni che l'amministratore delegato ha preso poi l'alleggerimento del portafoglio delle sofferenze bancarie che Citi in un report si attende piuttosto consistente. I rumors indicano un pacchetto di 20 miliardi di euro.

La Borsa, gli investitori premiano il titolo Fineco e si concentrano non tanto sul prezzo della vendita quanto sugli effetti positivi per la società e sui fondamentali che ora possono tornare al centro dell'attenzione. Alle 11, il titolo sale del 3,43% a 4,95 euro, contro i 4,55 euro del collocamento e in un listino in calo dell'1,2%. In calo dell'1,2% anche UniCredit in linea con il Ftse Mib e con il comparto bancario.

"L'operazione - scrivono gli analisti di Icbpi - riporta il focus del mercato sui fondamentali di Fineco". L'8 novembre sono in calendario i risultati trimestrali. Banca Akros ha alzato il giudizio a buy da neutral sul titolo, ma ha ridotto il target price a 5,75 euro da 6,40. Banca Imi giudica positivamente la vendita per Fineco, sottolineando che UniCredit resta azionista di controllo, che il flottante aumenta in maniera significativa e che non ci sono piu' i rischi collegati a una pressione sul prezzo legata a una vendita in blocco di tutta la società. 

La decisione, scrivono gli analisti di Icbpi, "riflette a nostro avviso la difficoltà di trovare acquirenti per l'intero capitale della societa', il cui business e' strettamente legato alla capogruppo. L'attivo di Fineco infatti e' investito per l'80% in bond UniCredit". 

 

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