Finpiemonte, il buco da 11 milioni dell'ex presidente Dem
Nel mirino operazioni sospette fatte da Finpiemonte quando era presieduta da Fabrizio Gatti
Ex astro nascente della sinistra piemontese, prima Ds e ora Pd, nella bufera. Fabrizio Gatti, presidente di Finpiemonte, la finanziaria della Regione Piemonte, prima del neo presidente Stefano Ambrosini insediatosi pochi mesi fa, è finito nel mirino della Regione e dei nuovi vertici per operazioni sospette riguardanti un investimento ad alto rischio da 45 milioni nella banca svizzera Votntobel e tre bonifici sospetti per un totale di 6 milioni di euro.
Lo scrive il Fatto Quotidiano secondo cui, sommando ai bonifici le perdite della prima operazione, sono spariti quasi undici milioni di euro della finanziaria della Regione Piemonte che il governatore Pd ha voluto trasformare in una “Cassa depositi e prestiti” locale. Gli ammanchi, specialmente quelli con il gruppo elvetico causati da operazioni “difforme rispetto alle policy di Finpiemonte”, sono stati denunciati da Sergio Chiamparino e da Ambrosini alla Procura.