Flat tax, il viceministro Garavaglia (Lega) annuncia l'arrivo in agosto
Flat tax, Massimo Garavaglia della Lega annuncia il prossimo arrivo della flat tax. Da gennaio addio anche a spesometro e redditometro
Italiani, state in campana perché pare che la flat tax stia per decollare davvero. Lo annuncia oggi Massimo Garavaglia, dallo scorso 13 giugno viceministro all’Economia, in un'intervista che la Verità pubblica sul suo primo numero del lunedì.
"L’idea" aggiunge Garavaglia "è quella di allargare i regimi forfettari che già esistono a una platea di imprese molto, molto più ampia". In effetti, dal 2016, a seconda del settore di attività, le società con fatturati compresi tra 25.000 e 50.000 euro - e che per l’appunto aderiscono a questi "regimi forfettari" - sono escluse da gran parte degli obblighi burocratici e pagano un’imposta fissa del 15%. Mentre l’aliquota per le start-up è ancora più bassa: il 5%. "È una delle poche cose buone fatte in economia dai governi del Pd» sorride il viceministro leghista. "Ora, però, noi vorremmo alzare considerevolmente quelle misure di fatturato".
All'indomani del raduno di Pontida, Garavaglia sostiene anche che da gennaio, tendenzialmente, dovrebbero sparire spesometro e redditometro: "La fatturazione elettronica, di fatto, li renderà perfettamente inutili" spiega il viceministro leghista. "Dal primo gennaio, il nuovo sistema consentirà all’amministrazione fiscale di controllare tutto al millimetro. Ma se lo Stato ha tutte le fatture in tempo reale sui computer dell’Agenzia delle entrate, perché deve disturbare i contribuenti con altra burocrazia? E perché deve chiedere di nuovo gli stessi dati alle imprese? Meglio lasciarle libere di fare nuovo Pil, e magari di assumere. È un cambio di paradigma e di mentalità che riguarderà le varie amministrazioni dello Stato, che dovranno parlare tra loro".