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Economia
Flat tax, Padoan: "Proposta da fatina blu. Ecofin preoccupato per il voto"

In vista delle elezioni, tra i ministri delle Finanze dell'Unione Europea "c'e' implicitamente o esplicitamente preoccupazione di una interruzione del processo verso la stabilita' e la crescita" realizzato negli ultimi anni dall'Italia. Descrive così, il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan uno dei temi di discussione all'Ecofin. Sull'Italia "si fanno tutti una domanda. Tutti sono al corrente che nella situazione attuale e' previsto uno scenario di incertezza", ha spiegato Padoan. Poco prima, poco lontano dal palazzo Justus Lipsius dove e' in corso la riunione dell'Ecofin, il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi aveva magnificato le virtu' della 'flat tax', la tassa piatta ad una sola aliquota.

"Quando si riduce una tassa, la si faccia piatta o articolata, occorre una copertura - ha detto Padoan sull'argomento fiscale - deve essere messa sul piatto la coperture. Con una battuta: questo fa parte delle proposte che chiamo 'bacchette magiche"' o 'fatina blu', sono miracoli, spesso divertenti da ascoltare.". Insieme alle proposte da 'fatina blu', ha continuato il ministro dell'Economia, ci sono le 'proposte Terminator': l'ondata del 'togliamo', cancelliamo le leggi. "Io faccio riferimento a un'idea di costruzione paziente delle misure, ho provato a descrivere cosi' il dibattito pubblico che osservo".

Nel merito della proposta di Berlusconi, Padoan ha indica di non conoscerla: "Posso dire in generale che quando si propone un taglio delle tasse si deve dire come questo viene finanziato, quali saranno io tagli di spesa a fronte della riduzione dell'imposta in modo che poi non si debba reintrodurla perche' c'e' un buco di bilancio". Il non detto di Berlusconi e', appunto, il rischio di un buco di bilancio dato che e' tutto da dimostrare che automaticamente una flat tax fa crescere l'economia e fa aumentare complessivamente le entrate in misura superiore al passato.

Qui Padoan ha introdotto un altro elemento della discussione che e' stato il perno della politica di bilancio ed economica del governo Gentiloni: l'idea del 'sentiero stretto' in cui procede la prima per favorire e non soffocare la crescita economica. Quanto all'idea berlusconiana che sulla tassazione bisogna 'fare come in Russia', il ministro dell'Economia ricorda le abissali differenze tra l'economia italiana e l'economia russa. "Quella russa e' un'economia particolare tra quelle emergenti che e' quasi totalmente dipendente dal prezzo del petrolio: va bene quando il prezzo del barile sale e va male quando il prezzo del barile scende. Questa e' una correlazione molto stretta. L'Italia e' un paese che produce solo un po' di energia, per cui la considererei una difficile soluzione". In Russia c'e' una 'flat tax' sul reddito delle persone fisiche del 13%.

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