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Economia
Fondazione Italia Cina e Dentons: la nuova Via della Seta, un progetto epocale
Un momento del seminario Belt and Road Initiative, dedicato alla nuova Via della Seta: in primo piano Cesare Romiti e Romano Prodi.

La nuova Via della Seta: a Milano un seminario sulle opportunità di business tra Italia e Cina 

 


Le possibilità offerte dalla Nuova Via della Seta cinese alle imprese italiane sono state al centro del seminario “Belt and Road Initiative, Opportunità di business tra Italia e Cina”, organizzato dallo Studio legale Dentons e dalla Fondazione Italia Cina oggi a Milano. La mattinata di lavori è stata aperta dai saluti istituzionali di Cesare Romiti, Presidente Fondazione Italia Cina, Ettore Francesco Sequi, Ambasciatore italiano a Pechino (in collegamento video) e Xuefeng Song, Console Generale Cinese a Milano. Il keynote speech, dedicato al tema “Le sfide di BRI e il ruolo dell’Italia”, è stato tenuto da Romano Prodi, già Presidente del Consiglio e della Commissione Europea, Presidente Fondazione per la Collaborazione tra i Popoli. 

 

 

Fondazione Italia Cina e Dentons: la nuova Via della Seta, un progetto epocale. Le parole di Romano Prodi

 

 

Romano Prodi ha analizzato così questo straordinario progetto: “Amo la Cina, Paese che sta cambiando il mondo, che ha fatto impressionanti cambiamenti. La nuova Via della Seta è un grandioso progetto, forse il più grande progetto di riorganizzazione globale della storia. Un progetto flessibile che ha la necessità di fare degli adattamenti, perché i cambiamenti sono impressionanti. Pensate a Trump, ai messaggi contrastanti alla Cina: all'inizio denuncia il trattato del Pacifico, poi dichiara che ci sono due Cine, poi dice ce n'è una sola. Invece i rapporti Cina Europa hanno uno sviluppo lineare, problemi ci sono ma senza gli alti e bassi degli Usa, forse perché l'Europa non fa paura, non è una potenza ascendente ma una grande potenza economica sì. La corrente Asia Europa di traffico economico è la più grande del mondo. E il progetto Belt and Road Initiative avrà un'influenza determinante non solo sui rapporti Cina Europa, non basta la Cina. Si pensi al Pakistan, 55mld dollari solo per questo, solo per questo il Pakistan crescerà il 3% all'anno in più: ferrovie, strade, centrali elettriche. La via della seta sviluppa in modo impressionante i porti intermedi, quelli del Pakistan e anche dell'Iran. Si sta costruendo una via intermedia, quindi guai se l'Italia si interessa solo della Cina perché il progetto trasforma anche i paesi intermedi,  con l'Iran abbiamo rapporti fortissimi. La via marittima rimarrà di gran lunga prevalente a livello quantitativo per una questione di costi. Certo dobbiamo cambiare marcia, l'occasione persa con il porto di Taranto perché non si è voluto dragare per permettere l'arrivo delle navi è emblematico”.

 

 

Fondazione Italia Cina e Dentons: la nuova Via della Seta, un progetto epocale. Le parole di  Edward Chan, Ceo Huawei Italia

 

 

Tra i protagonisti del dibattito Edward Chan, Ceo Huawei Italia: “Siamo giovani, abbiamo solo 30 anni di storia e stiamo cercando di migliorarci. Ci siamo accorti che in Italia ci sono tantissimi talenti, così nel 2008 abbiamo spostato il nostro centro di ricerca in Italia. Oggi nell'ambito del progetto Belt and Road Initiative si parla di superstrada digitale. Il progetto ha tante possibili applicazioni. Il collegamento del cliente finale con il produttore: i consumatori cinesi potranno provare i prodotti italiani, per esempio un vestito o un paio di occhiali, con la realtà virtuale. L'Industria 4.0 ha bisogno di connessioni potenti, così come le famiglie hanno bisogno di collegamenti veloci: per questo stiamo promuovendo la tecnologia 5g”.

Edward Chan
VIDEO - IL CEO HUAWEI ITALIA EDWARD CHAN: L'ITALIA E' IMPORTANTE PER HUAWEI SIA DAL PUNTO DI VISTA DEL MERCATO CHE DA QUELLO DELLA RICERCA (IN INGLESE)“Quello europeo è il mercato più importante per Huawei dopo quello cinese, e quello italiano è sempre stato al top in termini di fatturato, dunque assolutamente importante in termini di business. Ma l'Italia è molto importante per Huawei anche dal punto di vista del contributo all'area ricerca: siamo attivi in questo campo nel Paese fin dal 2008”

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Fondazione Italia Cina e Dentons: la nuova Via della Seta, un progetto epocale. I partecipanti

 

 

Al panel dedicato al settore finanziario, moderato dall’avvocato Federico Sutti, managing partner dello Studio legale Dentons, sono intervenuti Enzo Quattrociocche, Segretario Generale EBRD (European Bank for Reconstruction and Development); Sun Min, Head Corporate & Investment Banking ICBC Italy; Massimiliano Cattozzi, Head of Industry Energy & Utilities Intesa Sanpaolo; Andrew Wu, General Manager Dagong Europe.  Al panel del settore industriale hanno partecipato Diao Faming, Presidente MEPC China Metallurgical Engineering & Project Corp; Riccardo Monti, Presidente Italferr; Edward Chan, CEO Huawei Italia e Xugang Yu, Partner Dentons Beijing. 
La Belt and Road Initiative (BRI) è stata annunciata nel 2013 dal Presidente Xi Jinping e lanciata con grande enfasi durante il Forum di Pechino del 14 e 15 maggio scorsi, alla presenza di numerosi capi di Stato stranieri, tra i quali il presidente del Consiglio italiano Paolo Gentiloni. Il piano – conosciuto anche come One Belt, One Road (OBOR) – mira al rilancio dell’antica Via della Seta grazie alla creazione di corridoi economici dalla Cina all’Europa, con il coinvolgimento dei Paesi centro-asiatici via terra, e di quelli del Sud-est asiatico via mare. La Nuova Via della Seta dovrebbe riguardare Paesi che messi insieme coprono oltre il 60% del Pil mondiale, il 70% della sua popolazione, e il 75% delle riserve energetiche conosciute. Secondo le previsioni, gli investimenti infrastrutturali legati a BRI dovrebbero aggirarsi su una quota di circa 300 miliardi di dollari Usa all’anno.  Il lancio di Belt and Road Initiative avviene in un contesto in cui la Cina ha già cambiato la propria proiezione economica all’estero. Dal 2015, infatti, gli investimenti cinesi all’estero hanno superato gli investimenti stranieri in Cina. Questo dato, confermato nel 2016 con oltre 170 miliardi di dollari, significa che la Cina è ormai un investitore netto. [Fonte: Rapporto annuale “Cina 2017” CeSIF-Fondazione Italia Cina]. 

 

 

Fondazione Italia Cina e Dentons: la nuova Via della Seta, un progetto epocale. Le parole dell’avvocato Federico Sutti, managing partner dello Studio legale Dentons, e di Cesare Romiti, presidente Fondazione Italia Cina  

 

 

“OBOR rappresenta uno dei programmi infrastrutturali più ambiziosi della storia dell’umanità e un’opportunità unica per le imprese italiane, non solo per gli investimenti previsti, ma anche gli effetti che avrà sull’economia reale di tutti i paesi coinvolti, facilitando l’ingresso via terra e via mare delle merci europee sul mercato cinese” ha dichiarato l’avvocato Federico Sutti, managing partner dello Studio legale Dentons -. Dentons crede molto in questa opportunità essendo peraltro l’unico studio legale ad essere presente nei paesi coinvolti dal progetto, senza dimenticare peraltro la nostra importante presenza in Cina dove con oltre 3800 avvocati e 45 uffici siamo lo studio legale più grande del paese”. 
“L’Italia deve cogliere le opportunità che la Nuova Via della Seta potrà offrire alle nostre imprese e ai nostri territori sia in termini di porta d’accesso strategico al vecchio continente sia come destinazione finale di investimenti – ha dichiarato Cesare Romiti, presidente Fondazione Italia Cina –. In questa ottica, sin dall’inizio, la Fondazione Italia Cina si è spesa in prima persona per promuovere e far conoscere il progetto. Un compito che continua a portare avanti grazie anche al suo ruolo di unico referente per l’Italia – insieme alla Camera di Commercio Italo Cinese – del Silk Road Business Council, grazie a un accordo con il China Council for the Promotion of International Trade (CCPIT)”. Milan 1541836.1 

 

Dentons 


Dentons è il più grande studio legale del mondo e della Cina, dove è presente con oltre 3.800 avvocati e 45 uffici nelle principali città. Grazie al radicamento locale, lo Studio ha maturato un’esperienza unica nell’assistere clienti stranieri che investono in Cina e vanta una conoscenza del mercato e delle istituzioni locali che solo uno studio a matrice cinese può offrire. Dentons è sbarcato in Italia nel 2015, aprendo sedi a Milano e Roma, nonché un China Desk dedicato alla clientela italiana interessata al mercato cinese, assistita con un innovativo approccio policentrico e il coinvolgimento di legali italiani e cinesi. 

 

Fondazione Italia Cina 


La Fondazione Italia Cina è nata nel 2003 per favorire il dialogo tra Italia e Cina da un punto di vista economico, culturale e scientifico, rappresentando e valorizzando il settore imprenditoriale italiano, a cui fornisce supporto nei rapporti istituzionali e commerciali con le controparti cinesi. Negli anni la Fondazione è cresciuta, allargando la sua base associativa e stringendo rapporti sempre più stretti con istituzioni pubbliche, multinazionali e Pmi. La sua missione è diventata negli anni sempre più bilaterale, fungendo ormai da riferimento anche per le imprese cinesi interessate all’Italia. 

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