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Economia
Forum sostenibilità: verso una nuova economia circolare

La cultura della responsabilità sociale, la promozione dello sviluppo sostenibile a ogni livello – sociale, ambientale, economico – sono al centro del dibattito del forum Sostenibilità, organizzato da 24ORE Business School in collaborazione con Il Sole 24 Ore.

Obiettivo del Forum è fare un quadro delle opportunità offerte dal modello di economia circolare, con focus specifici sui settori dell’energia, dell’ambiente e della mobilità, del fashion e del food.

La quarta rivoluzione industriale e l’economia circolare

Alberto Frausin, Presidente di GS1 Italy, tra i protagonisti della prima tavola rotonda del Forum, ha detto ad Affaritaliani.it: “Per fortuna la parola sostenibilità va molto di moda, questo è un passo in avanti. Le soluzioni sono tante, diverse e possono essere giuste per attori diversi. Non esiste una soluzione unica. Abolire la plastica non è la soluzione. La plastica per esempio ha grandi impatti sui trasporti perché è molto leggera. Pensiamo al vetro e all’acciaio: essendo questi materiali molto pesanti, l’emissione di CO2 nel trasporto è enorme. Noi di GS1 creiamo standard utilizzando il metodo del life cycle assessmentper aiutare le aziende a muoversi in una direzione più sostenibile”

VIDEO – Frausin (GS1 Italy): “Sostenibilità, non esiste una soluzione unica”

Giorgio Quagliuolo, Presidente di Conai, ha detto ad Affaritaliani.it: “La sostenibilità è un tema ampio, che riguarda tutto il nostro modo di vivere e il nostro modo di porci nella società. Noi come Conai ci occupiamo della gestione dei rifiuti di imballaggio nel loro fine vita. Lo facciamo in fase operativa collaborando con i comuni per la raccolta differenziata e per avviare il riciclo di materie prime e seconde. Abbiamo poi strategie prevenzione della produzione rifiuti; eco design; facciamo prevenzione cercando di minimizzare l’impatto degli imballaggi. Tutto questo lo facciamo in un’ottica di economia circolare e sostenibilità”.

VIDEO – Quagliuolo (Conai): “Sostenibilità nella gestione dei rifiuti di imballaggio”

Paolo Tomasi, Presidente Conou, ha detto ad Affaritaliani.it: “Ci occupiamo di un rifiuto speciale: l’olio proveniente dall’utilizzo a fine vita di un lubrificante: quindi i lubrificanti dei motori delle nostre autovetture o lubrificanti industriali. A fine vita questo tipo di olio diventa un rifiuto pericoloso che deve essere recuperato. Il nostro consorzio recupera l’olio usato e lo ripropone a nuova vita. L’olio usato torna così ad essere un lubrificante com’era in partenza. Evitiamo in questo modo l’utilizzo di materie prime da greggio”.

VIDEO – Tomasi (Conou): “Recuperiamo l’olio usato”

Modelli di business circolari: sostenibilità, sviluppo e competitività industriale

Dopo l’intervento dell’Eurodeputata Simona Bonafè sulle nuove regole europee e italiane per la sostenibilità economici, il Forum si è concentrato sui modelli di business circolari: sostenibilità, sviluppo e competitività industriale. Gli interventi di Virginia Antonini, Sustainability Director Reale Mutua, e Renzo Liaj, Responsabile Uisorse Umane Reale Mutua, hanno fatto il punto sulla nuova sfida di Reale Mutua: responsabilità sociale e sostenibilità a 360°. 

Virginia Antonini, Sustainability Director Reale Mutua, ha detto ad Affaritaliani.it: “Reale Mutua da 190 anni è guidata dal principio di mutualità. Oggi la strategia di sostenibilità è improntata al principio di mutualità, al principio di fare del bene e a farlo bene insieme, aiutare le comunità nelle quali operiamo a essere più sostenibili, sia dal punto di vista della salute, sia dal punto di vista del welfare e dell’ambiente. Reale Mutua da redige un bilancio di sostenibilità da quindici anni. Per Reale l’importanza delle persone guida la strategia della sostenibilità così come l’importanza del socio assicurato. Dal 2017 Reale Mutua si è dotata di una Fondazione che viene finanziata dall’utile del gruppo; quest’anno la Fondazione ha sostenuto 60 progetti per un importo complessivo di 1 milione e 200 mila euro, in Italia, Spagna e Cile, principalmente nelle aree di welfare, salute e benessere”. 

VIDEO – Antonini (Reale Mutua): “Sostenibilità improntata al principio di sostenibilità”

Renzo Liaj, Responsabile Risorse Umane Reale Mutua, ha dichiarato ad Affaritaliani.it: “Le persone per noi sono al centro non solo delle politiche di risorse umane. Negli ultimi anni abbiamo creato dei forti link tra la parte risorse umane e la responsabilità sociale. Aumentare la sensibilità nel rispetto degli altri e l’attenzione verso le persone sono concetti di responsabilità sociale che guidano le politiche delle risorse umane. Una persona che sta bene nel proprio luogo di lavoro porta anche migliori risultati”.

VIDEO – Liaj (Reale Mutua): “Attenzione alle persone per risultati migliori”

La case history di Toshiba ha permesso di affrontare la tematica dell'economia circolare nel mercato della stampa. Massimiliano Barberis, Direttore Marketing Toshiba, si è fermato con Affaritaliani.it ed ha spiegato in che cosa consiste la stampante che cancella: “Il tema della sostenibilità viene prevalentemente affrontato in ambito produttivo. Quindi si parla di riciclo dei materiali, di smaltimento, di utilizzo di semi lavorati ecologici. Raramente di end user, quindi che cosa può fare la singola azienda in un’ottica di economia circolare. Noi abbiamo presentato una serie di prodotti unici in grado di stampare e cancellare. Il processo di cancellazione permette di recuperare la carta almeno per cinque volte. Con questa attrezzatura è possibile cancellare con procedimento termico il toner senza provocare residui chimici e inquinanti. La possibilità di recuperare la carta per successivi utilizzi permette di applicare il concetto di economia circolare sugli end user”.

VIDEO – Barberis (Toshiba): “Ecco la stampante che cancella”

Focus energia, ambiente e mobilità

Presenti al Forum Sostenibilità organizzato da 24ORE Business School in collaborazione con Il Sole 24 anche Snam, con la nuova società Snam 4 Mobility, e Terna.

Andrea Ricci, Vice President Snam 4 Mobility, ha detto ad Affaritaliani.it: “In parallelo all’attività core business del trasporto del gas, Snam sta sviluppando una serie di attività: l’incremento della mobilità sostenibile, il potenziamento dell’efficienza energetica e lo sviluppo dei biocombustibili. Snam 4 Mobility ha il compito di integrare il core business di Snam con a monte le attività di produzione del biometano e di gas rinnovabili e a valle la distribuzione. Snam 4 Mobility è nata nel 2017; da allora abbiamo acquisito due tecnologie, la prima per la realizzazione di gas compresso e la seconda è la tecnologia per la realizzazione di impianti di biometano. Stiamo sviluppando le stazioni di servizio, il nostro obiettivo è di realizzarne 300 in tutta Italia entro il 2026. Alla fine di quest’anno ne apriremo sei e il prossimo anno contiamo di averne 100 in costruzione”. 

VIDEO – Ricci (Snam 4 Mobility): “Ecco di cosa si occupa Snam 4 Mobility”

Fulvio Rossi, Responsabile sostenibilità Terna, ha dichiarato ad Affaritaliani.it: “Il concetto di sostenibilità nel caso di Terna si declina anche nella nostra attività di mission. Se noi guardiamo a come è cambiato il nostro modo di rappresentarci negli ultimi anni osserviamo come abbia preso consapevolezza il ruolo che abbiamo nel rendere possibile il cambiamento di paradigma verso le fonti rinnovabili. Quotidianamente rendiamo possibile l’integrazione delle fonti rinnovabili gestendo i flussi in entrata e uscita sulla rete, tenendo conto del fatto che questi flussi diventano sempre più imprevedibili perché legati a fonti rinnovabili non programmabili.  Inoltre, da sempre pensiamo di dover prestare attenzione a tutti gli aspetti della sostenibilità: integrità, anti corruzione, aspetti di impatto ambientale e temi sociali”.

VIDEO – Rossi (Terna): “Prestiamo attenzione a tutti gli aspetti della sostenibilità”

Bruno Dotti, Enterprise Risk Services Practice Leader South West Europe di Marsh Risk Consulting, tra i protagonisti della tavola rotonda, ha detto ad Affaritaliani.it: “Da due anni abbiamo iniziato a trovare metodologie per creare un meccanismo virtuoso tale per cui sostenibilità e risk managementlavorino insieme. Questo implica ad esempio aver un maggior supporto di chi fa gestione dei rischi nella valutazione della materialità interna dei temi di sostenibilità ma anche nella definizione di quelle che sono le contromisure dal punto di vista della gestione dei rischi da mettere in campo una volta che l’azienda ha definito delle strategie di sostenibilità. Alcune aziende hanno deciso di concentrare in un’unica funzione chi fa risk management, il cosiddetto cro, e chi si occupa di sostenibilità”. 

VIDEO – Dotti (Marsh Risk Consulting): “Sostenibilità e risk management, ecco come”

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